“La sanità dei nostri territori è stata e per anni sull’orlo del collasso. Una gravissima situazione che si innesta sul conclamato stato di fragilità della vita dei nostri cittadini, i quali hanno un diritto costituzionalmente garantito, leso da 20 anni di inerzia, a causa dei piani inattuati e progetti mai fatti. Dispiace apprendere solo ora, e non c’era bisogno del rapporto Agenas con i dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, per capire quanto male stesse la sanità in provincia di Matera e che l’ASM fosse tra le peggiori cinque aziende sanitarie italiane insieme a Asl Napoli 1 Centro, Asp di Crotone, Asp di Enna e Asp di Vibo Valentia. Probabilmente a qualcuno è sfuggito analizzare i dati a ritroso dove nella Regione c’è stato il monopolio della gestione sanitaria per un ventennio e dove la stessa azienda è stata stagnante, sola e esclusivamente, ultima in classifica”.
È quanto dichiara il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
“L’assessore alla Salute, Politiche per la persona e Pnrr, Cosimo Latronico dal suo insediamento ha raccolto il testimone di una legislatura precedentemente compiuta e riconsegnata con tracce programmatiche già definite. A modo dell’Ugl Matera – sta’ incessantemente lavorando per preservare in eccellenza il sistema regionale sanitario e renderlo luogo di benessere nei nosocomi, ben affrontando i bisogni di salute e altre attività che considerino la persona nella sua interezza. I due principali ospedali dell’Asm Matera, Madonna delle Grazie e Papa Giovanni Paolo II con l’innesto del nuovo Direttore Generale, Maurizio Friolo, sono ormai divenuti i luoghi della cura, di accoglienza e di somministrazione di buone pratiche. Il benessere delle persone e la cura della salute sono diventati obiettivi di cui da subito si è avvertita tutta la responsabilità morale prima, che politica dopo, sia di Latronico che di Friolo. Da vent’anni che non si vedeva lavorare perché la Basilicata divenisse terra di benessere, considerando i bisogni di prevenzione e di assistenza delle persone e umanizzando tutto il personale che veramente era giunto sull’orlo della disperazione tra turni massacranti e disorganizzazione. Entrambi si stanno prodigando per tutto il territorio materano nel farsi portavoce del grido di allarme in cui versa il sistema sanitario nell’intera provincia. Agenas ha giustamente certificato il ‘danno’ procurato all’ASM di Matera dall’ex partito regione che per anni è stato capace di rompere il rapporto di fiducia tra Ospedale di Matera, sanità territoriale e cittadini. Come Ugl Matera – prosegue Giordano – bisogna che da oggi in poi tutti, ognuno per la sua competenza e responsabilità, restassimo cauti e farci promotori di aiutare la macchina amministrativa sanitaria nell’essere costruttori e non distruttori. Lasciamo che Latronico e Friolo lavorino serenamente, c’è una fase di rilancio in corso: le criticità sono anche l’esito di stagioni e anni che sugli ospedali di Matera e Policoro si è giocato a distruggere a favore e protezione dell’ospedale di Potenza e – tuona forte e chiaro Giordano – nessuno mai ne ha parlato. Incominciamo a tagliare i rami secchi all’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo e dare possibilità di recuperare risorse per distribuirle al meglio nella sanità materana. Bisogna avere e dare fiducia perché ci sono evidenti segnali di inversione della rotta, Latronico e Friolo stanno lavorando nel costruire un modello di welfare materano che sappia rispondere alle esigenze dei cittadini, sfruttando al meglio le opportunità offerte dai finanziamenti nazionali, coniugandoli con i bisogni del territorio e per garantire un approccio consapevole, integrato e condiviso. Ad oggi da verifiche fatte dall’Ugl Matera ci sono dati che qualificano il PO di Matera, al pari del PO di Policoro, come strutture attente agli standard clinici, rispettosi delle migliori pratiche e in continua evoluzione verso una qualità superiore dell’assistenza. Certo che c’è ancora e tanto da fare al fine di individuare ambiti di possibile miglioramento per elevare la qualità dei servizi e orientare, in modo appropriato, i processi gestionali. L’ASM, dimostrando performance significative su diversi indicatori critici, risponde a standard di qualità di rilievo e prosegue nel percorso di miglioramento continuo essendo perfettamente consapevole delle criticità che ha in anni ereditato. L’Ugl Matera tuttavia sarà sempre collaborativa, propositiva affinché si continui a lavorare con costanza per valorizzare le risorse e le professionalità positive di cui l’Asm dispone. Siamo noi Ugl, pertanto, fiduciosi che le prossime rilevazioni potranno restituire esiti sicuramente migliori degli attuali. Attraverso il contributo di tutti i portatori di interesse, lasciamo che Latronico e Friolo lavorino sul presente e sulla forza di cambiare e migliorare le cose in nome dei bisogni di salute e per restituire fiducia ai cittadini ed agli operatori sanitari. Ci sono voluti ben 20 anni per distruggere la sanità in Basilicata, chi si è insediato da pochi mesi è normale che non abbia la bacchetta magica e possa risolvere in un istante le tante problematiche in essere. Ma dall’Ugl Matera siamo altresì convinti che proprio il cambio non possa che iniziare oggi: ritengo che possa essere utile un'azione chiara e sinergica da parte di tutte le istituzioni – conclude Giordano -. Abbiamo, ciascuno per il proprio ruolo, l'onore di rappresentare una visione complessiva dell'offerta sanitaria nella nostra provincia di Matera che possa portare alla risoluzione delle criticità”.