Il cantautore lucano Antonio Labate, ambasciatore della canzone lucana, è stato attenzionato dalla saggista e scrittrice Edvige Cuccarese, sua amica e conterranea, per aver composto durante il periodo di lockdown per il virus che ha investito l’Italia e il mondo, un piccolo brano musicale al giorno, definito dall' intellettuale lucana "pillola". “Una pillola di sensazioni, una pillola di emozioni, una pillola di buonumore. Pillole che hanno fatto compagnia i destinatari, segnando il passo degli eventi, di tanti momenti nuovi, imprevedibili. Le pillole hanno raccontato giorno per giorno il susseguirsi delle notizie, delle novità che si presentavano e che si dovevano affrontare. Un vivere nuovo, inaspettato per cui nessuno era preparato”.
Per la Cuccarese sono dei flash, micro documenti sentimentali che hanno tracciato il cammino dell'uomo durante il periodo della pandemia. Un periodo di due mesi di semi solitudine, dice la scrittrice, che ha ispirato Antonio a ideare brani musicali con il desiderio di accompagnare ognuno di noi e se stesso verso l'uscita dal tunnel sanitario presentatosi senza preavviso. E, forse, anche per scongiurare un tunnel depressivo che poteva trovarsi pronto a sopraffare. Dunque, pillole discrete, senza rumore, "off covid" quelle di Labate, per sollevare lo spirito, dice Edvige Cuccarese.
Nicola Decio Dimatteo