Primo confronto a Matera sulla ipotesi di riordino del sistema regionale. “Rafforzare il sistema territoriale, ridurre la ospedalizzazione, puntare su medici di qualità”
Negli ultimissimi anni è cresciuto il valore della mobilità passiva collegato alle persone che si sono rivolte a strutture sanitarie di fuori regione. In particolare, per quel che riguarda l’Asm, si è passati da circa 29 milioni di euro nel 2017 a 30 milioni di euro nel 2018.
Lo ha reso noto stamane l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, nel corso di un incontro svoltosi nell’auditorium dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, per avviare la discussione e il confronto con tutti gli attori del sistema (medici, operatori, lavoratori, organizzazioni sindacali) sulla ipotesi di riordino del piano sanitario regionale.
“E’ da questi dati sulla mobilità passiva – ha detto Leone - che bisogna partire per immaginare e realizzare un nuovo piano sanitario regionale che, diversamente dal recente passato, metta al centro non tanto e non solo gli equilibri economici, ma anche e soprattutto le persone. Questi numeri ci dicono che è ormai indispensabile mettere in campo una legge di riordino condivisa e partecipata con tutti gli attori del sistema. Un riordino indispensabile anche alla luce della recente pandemia che ci ha imposto il bisogno di una rafforzata centralità del sistema sanitario territoriale in grado di limitare le ospedalizzazioni a beneficio dei pazienti. La pandemia – ha aggiunto Leone – ha avuto effetti devastanti non solo sul piano economico, ma anche e soprattutto sul piano sanitario e oggi abbiamo una macchina che stenta a ripartire con medici che vanno via”.
Leone, inoltre, ha invitato i presenti a ragionare non su vecchi schemi come il dualismo fra Matera e Potenza. “Oggi, dopo l’esperienza di Matera come capitale europea della cultura, abbiamo il dovere – ha detto Leone – di superare questo dualismo che fino a ieri, come dimostra l’esperienza dei dipartimenti, ha portato a un blocco del sistema sanitario in provincia di Matera”.
“C’è poi la necessità di scegliere i migliori medici mettendo la parola fine alle vecchie logiche del passato. Noi non abbiamo amici da sponsorizzare, ma vogliamo solo il meglio per la sanità lucana”. A tal proposito Leone si è soffermato sul piano triennale delle assunzioni. “Non si facevano concorsi da un’eternità. Noi vogliamo anche in questo segnare un altro punto a nostro favore puntando sulle giovani intelligenze per avere un positivo ricambio generazionale”.
Leone, infine, ha invitato tutti gli attori del sistema a presentare proposte sul riordino del sistema sanitario regionale perché ad oggi esiste solo una cornice che va riempita di contenuti ed evitando di pensare solo agli equilibri finanziari, ma rimettendo al centro il paziente. “Dobbiamo farlo subito anche per cogliere le opportunità che si verranno a determinare dalla massiccia iniezione di finanziamenti che ci arriveranno dall’Europa per contrastare la crisi post-covid. Non è più il tempo delle critiche senza obiettivi – ha concluso Leone – ma delle proposte costruttive se abbiamo tutti a cuore la salute dei nostri concittadini lucani”.
Subito dopo è intervenuto il direttore generale del Dipartimento, Ernesto Esposito.
E’ seguito un dibattito a cui hanno partecipato i consiglieri di maggioranza, Vizziello, Acito e Quarto, il consigliere di opposizione Perrino (M5S), medici, sindacalisti, cittadini.