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paolo castelluccioCome se non bastasse l’assalto delle compagnie petrolifere alle coste del Metapontino e al Golfo di Taranto, come se la ferita Geogastock con il deposito di gas in Valbasento non fosse ancora “aperta”, il progetto del gasdotto EastMed, di cui si è parlato nel vertice dei ministri del G7 energia a Roma, ci preoccupa e non poco. E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio per il quale “è indispensabile che la Regione e i Comuni del Metapontino che sarebbero coinvolti – Pisticci, Policoro e Bernalda su tutti – ricevano tutte le informazioni esaurienti necessarie per una valutazione ampia, completa specie rispetto all’impatto ambientale”.
Nel riferire che  nel vertice del G7 energia tutti i ministri, a testimonianza di quello che considerano un progetto “strategico”,  hanno firmato una dichiarazione congiunta di impegno sul gasdotto, definito "il più lungo del mondo", Castelluccio evidenzia che secondo le scarne notizie che circolano in queste ore è prevista una porzione di 1.300 chilometri offshore e altri 600 onshore che porterà, secondo le previsioni entro il 2025, la commercializzazione delle riserve energetiche scoperte da Israele nell'est del Mediterraneo, attraverso Cipro e Grecia fino all'Italia. Nessuno mette in discussione la dichiarazione del Ministro Calenda per il quale  "il gas  è una risorsa sempre più cruciale per l'Italia" ma abbiamo bisogno di capire perché la scelta sarebbe ricaduta su una parte della costa metapontina e quale studio è stato presentato da IGI Poseidon, una società di diritto greco partecipata pariteticamente da DEPA S.A. e da Edison, che ha presentato il progetto, in riferimento all’impatto sulla costa che dall’imminente nuova stagione turistica dovrebbe accrescere l’attrattività per le vacanze anche di stranieri.
Per Castelluccio, senza ingenerare alcun allarmismo, lo scopo di incrementare la sicurezza e la diversificazione delle forniture di gas per l’Europa, così come la concorrenza, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea di integrare il mercato energetico interno deve essere valutato con il parametro delle compatibilità di sviluppo che si persegue per la costa e per l’intero Metapontino. A nessuno può spaventare il mastodontico gasdotto quanto piuttosto ritengo – conclude – che ogni amministratore abbia diritto di porsi una serie di domande.