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BAS «La storia tra le pietre: dal convento di San Francesco alla Rabatana – I segni multiculturali nella Terra del ricordo» è la manifestazione in programma il 1° maggio a Tursi nel Complesso di San Filippo Neri, organizzata con il patrocinio del Comune, della Fondazione La Rabatana e della Provincia di Matera. Il recupero dell’antico sito della Rabatana di Tursi passa da modello innovativo di sviluppo integrato, basato sulla ricerca scientifica e la cultura al fine di innestare processi sociali ed economici improntati a valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico della città che il celebre Albino Pierro definì in una sua poesia “Terra del ricordo”. Una sfida che l’Amministrazione Comunale ha già intrapreso da alcuni anni, promuovendo una serie di azioni finalizzate a sviluppare un innovativo modello gestionale che si fonda sull’industria del “Turismo Culturale”. L’obiettivo dell’iniziativa del 1° maggio è di realizzare un ulteriore momento di analisi e confronto che possa supportare i percorsi di ricerca, formazione e cultura e puntare nuovamente i riflettori sul ricco patrimonio culturale di Tursi, a partire dal Convento di San Francesco d’Assisi. In particolare, sarà organizzato un momento di discussione ed approfondimento con esperti in materia sugli aspetti storico-scientifici relativi delle emergenze culturali ed i possibili percorsi legislativi per favorire il recupero dei monumenti. Sarà, inoltre, riproposta la mostra fotografica dell’artista lucano Rocco Scattino, interamente dedicata al Convento dell’Ordine dei frati Minori Osservanti fondato intorno al 1337. Una scelta non casuale, considerate le iniziative, adottate anche da alcuni parlamentari lucani e tese a dare una adeguata valorizzazione e destinazione d’uso all’edificio religioso, oggetto negli ultimi anni di importanti interventi di restauro, tra cui il recupero degli affreschi staccati da parte della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata. L’obiettivo è di coinvolgere anche gli operatori economici e culturali e, promuovere, nell’ambito della stessa giornata, alcuni eventi che mettano in relazione il ruolo storico della Rabatana, come snodo e luogo di incontro tra culture e religioni, come quella cristiana ed islamica, nell’ottica di un processo multiculturale basato sul dialogo e l’accoglienza e che sappia interpretare la diversità come un valore.

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