“All'indifferenza che il Governo regionale mostra rispetto all'impoverimento ed al degrado che sta investendo la Provincia di Matera, bisogna rispondere invertendo le tendenze in atto ed affermare il diritto al lavoro, alla formazione, alla sicurezza, alla salute: nel territorio materano una famiglia su 4 vive in situazione di disagio economico e un giovane su 4 è un cosiddetto ‘Neet’, cioè non è né lavoratore né studente. Sono alcuni degli aspetti che più spiccano nell’ampio di una ricerca Ugl, è il suono di campanello d’allarme che và analizzato attentamente dove sicuramente si nasconde un lato sociale preoccupante”.
Lo afferma Pino Giordano dell’Ugl Matera per il quale, “parliamo di una provincia avvolta tra spopolamento e povertà, appartenente alla Basilicata non più l’isola felice del Mezzogiorno, frutto di uno scenario drammatico che se si incrocia di pari passo con i dati sulla povertà in un’emergenza che riguarda 35mila famiglie lucane: nuclei materani al lastrico, l’agricoltura in ginocchio mentre – prosegue Giordano – recriminiamo forte che non c’è tempo da perdere. I dati sulla disoccupazione in Basilicata sono terrificanti. Non è più solo un’emergenza economica, ma un’emergenza sociale, da cui consegue un degrado culturale. Bisogna riprogrammare, o meglio a programmare, considerando che non è mai stato fatto con serietà fin ora, con l’utilizzo dei fondi sul Pnrr e i residui provenienti della comunità europea. Bisogna dare sostegno alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai professionisti, ai commercianti, mediante la pianificazione di importanti e strutturali interventi relativi alla viabilità gestita da regione e province. La provincia di Matera ha bisogno di scelte urgenti per favorire una fase di crescita e di sviluppo, ed è dovere di tutti favorirle. Il territorio non sfugge al destino che sta attraversando tutta la Regione. Il settore industriale è fortemente indebolito dalla crisi, nell’area industriale di Pisticci e Val Basento, nel corso di questi anni, si è assistito ad una vera e propria decadenza di fabbriche e questa tendenza è stata abbastanza generalizzata per tutta la provincia: il fenomeno – aggiunge l’esponente Ugl – non ha riguardato solo le piccole e piccolissime aziende, ma anche aziende medie. Accanto alle difficoltà storiche, i comuni di Matera registrano un fattore di arretratezza in più, il governo regionale assolutamente nulla ha fatto, se non proclami, per sanare la piaga sanguinante della disoccupazione, che produce povertà diffusa, emigrazione e quindi spopolamento della nostra regione. Il materano non ha bisogno d’interventi estemporanei di sapore elettoralistico (come avvenuto con l’evento Matera 2019) che creano solo nuove forme di precariato, è necessario che la spesa si concentri su progetti e produca lavoro buono. Sulla crisi che ha ormai travolto tutto il nostro territorio non possiamo ancora stare fermi ed aspettare che qualcosa accada e si risolva il tutto o, vivere nell’illusione che una vincita della lotteria Italiana risolva definitivamente i nostri problemi: occorre risollevare l’economia contrastando seriamente l’evasione fiscale, garantendo il credito alla piccola e media impresa fermando lo ‘strozzinaggio’ delle banche ma, servono idee innovative, programmi reali. Per battere la disoccupazione – conclude Giordano - tutto e’ indispensabile: ossigenare il portafoglio delle famiglie, pagare i debiti della Pa con le imprese, avviare i progetti infrastrutturali. Non è più il tempo di dibattere, di confrontarsi, di concertare ma è il tempo di agire con solerzia e determinazione e con serietà attuando una seria politica occupazionale in quel cambiamento tanto auspicato, ma mai avviato”.