La cittadina di Scanzano Jonico, commissariata dal 2019 per sospette infiltrazioni mafiose, è tornata alla ribalta delle cronache per gli episodi criminosi di questi ultimi giorni. Domenica 15 maggio un incendio ha completamente distrutto il lido “Baia delle Scimmie”, provocando danni ingenti, mentre nella scorsa notte, le fiamme hanno provocato danni allo stabilimento balneare “La Kikka”, in località Terzo Cavone. Gli episodi si sono verificati a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Fortunatamente in questo secondo caso i danni sono contenuti, perché l’incendio non ha avuto modo di propagarsi, probabilmente a causa della pioggia battente del pomeriggio che ha lasciato le superfici umide. Solamente una piccola parte della struttura è andata bruciata. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che con una relazione tecnica quantificheranno i danni. Non si esclude in entrambi i casi la matrice dolosa degli atti incendiari. Sugli episodi sono in corso le indagini, per risalire alle cause. Gli stabilimenti balneari erano in fase di allestimento, considerata la stagione estiva ormai alle porte. In entrambi i casi i proprietari dei lidi hanno dichiarato di non aver ricevuto minacce o richieste estorsive. Scanzano Jonico ripiomba nell’incubo delle intimidazioni contro aziende ed attività commerciali, che hanno favorito la recente istituzione della Dia (Direzione Investigativa Antimafia). Solidarietà unanime è stata espressa da più parti: il segretario della Cgil Basilicata ha sottolineato la necessità di non sottovalutare i fenomeni criminosi che si stanno radicando sempre più sul territorio. Oltre all’istituzione della Dia, Summa ha evidenziato il bisogno di una mobilitazione di tutta la società civile e di un intervento tangibile ed immediato da parte della Regione, che porti all’apertura della Città della pace, simbolo dell’accoglienza e delle legalità. Le forze politiche hanno espresso tutto il loro disappunto e la loro vicinanza ai titolari degli stabilimenti balneari, stigmatizzando gli atti delinquenziali ed intimidatori che devono essere repressi con ancora più forza rispetto al passato per combattere la criminalità e ridonare tranquillità a chi vive e lavora in questi territori. Pochi giorni fa il governatore della Basilicata, Vito Bardi, ha evidenziato come il Metapontino sia una grande risorsa per l’intera Basilicata, e la regione intende mettere in campo tutte quelle misure che consentano di ripristinare la legalità. Bardi, a breve, si recherà nel Metapontino proprio per dare un segnale concreto da parte delle istituzioni. Peraltro, nella giornata di oggi un’importante operazione ha portato all'emanazione di 19 misure cautelari nei confronti dei componenti di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con sede nel Materano, che agiva con metodo mafioso. Nel corso della conferenza stampa il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, si è soffermato sugli incendi che hanno colpito i due lidi di Scanzano Jonico, dichiarando: "Gravissimi fenomeni che confermano la giustezza degli allarmi che abbiamo lanciato da tempo e che evocano sicuramente scenari di tipo mafioso altamente preoccupanti”.
Antonella Domenica Gatto