Una giornata di approfondimento sulla risorsa idrica e sull’evoluzione storico culturale delle connessioni nell’empowerment femminile. Sarà questo “Donne ed Acqua. Un legame senza tempo” che si terrà domani, venerdì 1 luglio a Valsinni alle ore 9:30.
L’evento rientra nella campagna “Le donne dell’acqua” promossa dal Tavolo Nazionale Contratti Fiume ed è organizzata in Basilicata con la collaborazione del FLAG Coast to Coast, nell’ambito del processo partecipativo “Verso i Contratti di Fiume (Cdf) delle Valli del Noce e del Sinni”.
Dopo la sessione introduttiva, il programma prevede tre panel di discussione. Il primo alle ore 10:00 con le relazioni tecniche dedicate ai paesaggi d'acqua e rurali ed ai Contratti di Fiume; nel secondo panel, alle ore11:00 sarà dato spazio alle esperienze di impresa e di educazione ambientale con Fruithydrosinni, Rabite Bus, l’Oasi WWF Bosco Pantano, la Tenuta Fortunato e l’Egrib; “BasilicataBlu” è poi il titolo della tavola rotonda delle ore 12:00 nella quale si parlerà dei rischi e delle opportunità connesse alla risorsa idrica, con la partecipazione di Vera Corbelli, Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, delle direzioni dei Dipartimenti della Regione Basilicata e le sindache di Lagonegro e Fardella in rappresentanza dei due bacini idrografici del Noce e del Sinni. Infine, sono stati invitati ad intervenire l’Assessore regionale all’ambiente, Cosimo Latronico e l’Assessore all’agricoltura, Francesco Cupparo, cui saranno affidate le conclusioni. Poesia e canti della tradizione accompagneranno relatori ed ospiti nei saluti.
«La campagna nazionale “Le donne dell’acqua” del TNCdF – spiega Paola Rizzuto, coordinatrice GdL Donne ed Acqua - sta registrando enormi consensi ed un vivo interesse perché pone al centro delle sfide che i Contratti di Fiume hanno di fronte oggi e negli anni futuri, questioni di grande rilievo socio-economico e di sviluppo locale, senza discriminazioni, riferite anche dall'art. 68 bis del Testo Unico Ambiente (D.Lgs 152/06), articolo dal contenuto programmatico. Occorre valorizzare il contributo che le donne danno all’acqua, alla terra, alla montagna, alla sicurezza alimentare e alla nutrizione (tutte declinate al femminile) per superare atavici gap di genere, potendo finalmente partecipare in modo attivo e propulsivo alle decisioni delle politiche idriche ed agro-ambientali ad esse strettamente connesse e favorire così il dibattito sull’empowerment femminile come strumento di crescita nel settore idrico e dell’agricoltura. Occorre creare – continua - percorsi di consapevolezza per raggiungere il nostro pieno potenziale utilizzando tutti i nostri talenti e le nostre diversità per fare il punto sugli sviluppi delle politiche di genere nel settore dell’acqua, raccogliendo le sfide significative di Agenda 2030, come suggerito da Fao e Unesco sul tema “acqua e politiche di genere”, in uno alla gestione delle risorse idriche, alla lotta ai cambiamenti climatici, all’agro-ecologia, all’economia circolare e al turismo culturale sostenibile».
Per il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume sarà presente il coordinatore nazionale, Massimo Bastiani il quale precisa che «si tratta di un'iniziativa che nasce pensando all'azione del Nobel Rita Levi Montalcini per valorizzare il ruolo delle donne africane nel fornire e gestire l'acqua di interi villaggi. Pensando alle donne che nel passato hanno caratterizzato e dato identità a interi tratti di fiume, donne che con il loro lavoro hanno tratto innumerevoli oggetti (utensili, cesti, abiti e scarpe) dando forma alle canne lacustri e al giunco. Donne che oggi ricoprono ruoli importanti e di responsabilità nell'agricoltura e nella gestione della risorsa, donne che il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume vuole far conoscere e valorizzare.»
“Abbiamo voluto portare le Donne dell’acqua anche nel nostro territorio – dichiara Nicola Mastromarino, Presidente del Flag – perché ci è parsa una buona occasione per parlare del legame secolare che lega l’acqua ai nostri territori. Farlo poi con il Tavolo Nazionale a cui come Contratti di fiume delle valli del Noce e del Sinni aderiamo è un ulteriore momento per arricchire di spunti e contenuti il processo che stiamo portando avanti”.
I Cdf del Noce e del Sinni – lo ricordiamo – sono un processo di programmazione partecipata per immaginare assieme alle comunità una nuova visione dei bacini idrografici che confluirà in un Piano di Azione dei contratti. Tutte le informazioni sui contratti di fiume e sulle “Donne e l’Acqua” sono consultabili sul sito flagcoasttocoast.it.