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Negli ultimi giorni le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, hanno individuato 45 lavoratori “in nero”.

Le attività ispettive hanno interessato i comuni di Taranto, Grottaglie, Pulsano, San Marzano di San Giuseppe, Crispiano, Castellaneta, Manduria e Sava.

L’impiego irregolare di manodopera ha interessato varie tipologie di attività commerciali, tra le quali ristoranti, bar, rivendite di generi alimentari, imprese edili e aziende agricole.

All’esito dei controlli sono stati individuati 18 datori di lavoro responsabili dell’utilizzo di manodopera in nero e 7 di questi sono stati segnalati al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro ai fini dell’eventuale adozione del provvedimento di sospensione dell’attività commerciale.

Inoltre, nell’ambito di ulteriori e autonomi interventi condotti a contrasto all’evasione fiscale, i finanzieri jonici hanno riscontrato oltre 60 violazioni agli obblighi di memorizzazione e di invio dei corrispettivi telematici.

Tra gli esercizi commerciali interessati dalle irregolarità figurano imprese presenti nell’intera provincia esercenti le attività di ristorante, panificio e barbiere nonché di vendita di abbigliamento e di casalinghi.

Il lavoro nero e l’evasione fiscale costituiscono un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorcono la concorrenza e l’allocazione delle risorse, minano il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizzano l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro l’evasione fiscale e il lavoro “nero”.