Martedì 8 agosto 2023 ore 20:00 sotto al Genio del Fuoco in Contrada Gaudo a Rionero in Vulture.
RIONERO IN VULTURE. Tutto pronto per la presentazione di «Quelli che credettero» l’ultimo lavoro di Antonio D’Andria e Antonio Cecere per i tipi di Valentina Porfidio di Moliterno. La presentazione prevista per oggi 8 agosto 2023 a Rionero in Vulture in contrada Gaudo sotto la straordinaria parete del genio del fuoco (da poco apparso in città), è organizzata da “I Genii del Vulture” in collaborazione con l’ArcheoClub del Vulture “Giuseppe Catenacci” e patrocinata dall’Amministrazione Comunale. Un lavoro rigoroso che vuole legarsi ad uno dei temi cardine del progetto de “I Genii” che prevede di dare voce ai quattro elementi, nel caso specifico, oggidì, quello del fuoco. Per essere più chiari, al centro della quattro mani di D’Andria e Cecere c’è il fuoco delle armi del 1860, che apre una nuova strada sugli episodi che resero celebre la Basilicata centosessanta anni fa! Una regione straordinaria la nostra, la prima a sollevarsi, il 18 agosto, a favore dell’Unità nazionale ancora prima che Garibaldi sbarcasse in Calabria e la prima dopo nemmeno un anno a reagire con Carmine Crocco nell’aprile nel 1861. Uno spaccato poco analizzato quello che gli studiosi hanno deciso di affrontare con piglio scientifico e divulgativo (114 pagine) che appassiona e travolge il lettore. Tre i capitoli, che ben sintetizzano lo spirito di quelli anni e di quei giorni. Un excursus storico di come si è arrivati al 1860 (fondamentali le tappe del 1799/ 1820-21/1848) per lasciare poi spazio alla voce dei protagonisti quali Racioppi, Motta, Lacava, ma anche Riviello e tanti altri. La Storia con la “S” maiuscola, insomma. «A centosessant'anni dalla proclamazione dell'Unità d'Italia e a duecento dalla Rivoluzione del 1820-21 – affermano in quarta di copertina D’Andria e Cecere -, in un tempo difficile in cui i temi della memoria e dell'identità sono quantomai attuali, pochissimi, se non inesistenti, sono stati i contributi di rilievo dedicati a come questa coscienza si costruì nelle “piccole patrie” locali. E questo tanto più in Basilicata che, nonostante sia stata un perno focale dei moti del 1860, è stata analizzata, da questo punto di vista, in modo piuttosto superficiale». Un volume che ha inteso, in questo contesto, sviluppare, in base ai fruttuosi risultati della più recente storiografia sull’argomento, l’analisi e la rilettura della memorialistica riguardante la Rivoluzione del 1860 concentrandosi principalmente sulle narrazioni dei contemporanei e, in questo alveo, di coloro che direttamente, da protagonisti o da esponenti delle seconde file, ne resero possibile l'attuazione. L’appuntamento, lo ricordiamo, è per stasera alle 20:00 in Contrada Gaudo a Rionero in Vulture sotto la parete del genio del fuoco.