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 Si svolgerà il prossimo mercoledì 21 agosto 2024, alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Terranova di Pollino (PZ), il seminario dal titolo “Ma dobbiamo avere paura dei Terremoti? Dalle esperienze alla Cultura della Prevenzione Sismica”.

E’ previsto per l’occasione l’intervento Teresa Tufaro, lucana di origine e assegnista di ricerca presso la Sede de L’Aquila dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), avrà l’obiettivo di illustrare il fondamentale contributo della ricerca scientifica nella comprensione dei terremoti e nello sviluppo di metodi efficaci di mitigazione del rischio sismico.

“La Terra è un sistema dinamico – anticipa la Tufaro in una nota stampa diffusa dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - in continua evoluzione, composto al suo interno da rocce disomogenee per densità, caratteristiche dei materiali, pressione e temperatura cui sono sottoposte. Questa elevata disomogeneità interna provoca lo sviluppo di forze negli strati più superficiali, che tendono a riequilibrare il sistema spingendo le masse rocciose le une contro le altre e deformandole. I terremoti – continua - sono un’espressione e una conseguenza di questa continua evoluzione, che avviene in centinaia di migliaia e, in alcuni casi, di milioni di anni. Il terremoto si manifesta come un rapido e violento scuotimento del terreno e avviene in modo inaspettato, senza preavviso. Essere preparati è, quindi, il modo migliore per mitigare le possibili conseguenze di un sisma”.

Teresa Tufaro è una delle tante eccellenze lucane che, attraverso lo studio e la ricerca, hanno fatto strada e ora possono dare un contributo a una problematica strutturale del territorio. Attualmente ricopre la posizione di Assegnista di Ricerca, presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia della sede del L’Aquila. La sua attività di ricerca è incentrata sulla stima della pericolosità sismica, sulla modellazione delle onde sismiche in mezzi eterogenei per lo studio e la valutazione della risposta sismica locale nel centro storico di Roma, nell’ambito del progetto pianeta dinamico ST-PREDICT. Con lo studio ha sviluppato e applicato una metodologia volta alla valutazione del Rischio Sismico per la rete stradale nella Regione Friuli-Venezia Giulia, con il fine di replicare la ricerca su tutto il territorio Nazionale. Nel 2022, per tale studio ha ricevuto un premio dedicato alla memoria di L. Cernobori, durante il Convegno del Gruppo Nazionale della Geofisica della Terra Solida (GNGTS) È entrata a far parte dell’Unità UNITS convenzionata dal consorzio FABRE per lo studio dei rischi connesse alle infrastrutture presenti sul territorio Nazionale. I suoi interessi sono: sullo studio degli eventi sismici, sulla mitigazione, sulla valutazione e gestione del Rischio Sismico e sulla cultura della prevenzione.