Un tragico incidente ha colpito il Salento, dove Giuseppe Russo, un ragazzo di 23 anni, è deceduto a causa delle complicazioni seguite al morso di un ragno violino. L'incidente è avvenuto il 13 luglio a Collepasso, in provincia di Lecce, mentre il giovane era impegnato in lavori di pulizia per conto della ditta per cui lavorava.
Inizialmente, Giuseppe aveva confuso la puntura con quella di una zanzara. Tuttavia, il pomfo sulla sua gamba destra ha iniziato a crescere rapidamente, accompagnato da forti dolori. La situazione è peggiorata con la formazione di un ascesso che ha causato la necrosi dell'arto. Nonostante il ricovero prima a Tricase, poi a Lecce e infine il trasferimento al Policlinico di Bari, il ragazzo è morto all'alba per shock settico e insufficienza multiorgano.
Questo caso richiama alla mente un episodio analogo avvenuto a luglio in Sicilia, dove un carabiniere è deceduto per le complicazioni dovute a una puntura dello stesso ragno.
Il ragno violino, scientificamente noto come Loxosceles rufescens, è una specie piuttosto piccola, caratterizzata da un corpo di circa 9 mm e zampe lunghe fino a 4-5 cm. Di colore marrone-giallastro e dall'aspetto poco appariscente, deve il suo nome alla macchia a forma di violino presente sul prosoma. È un animale notturno, timido e poco aggressivo, che tende a rifugiarsi in fessure o angoli poco frequentati.
Il morso di questo ragno è generalmente indolore e i sintomi possono manifestarsi ore dopo. In circa due terzi dei casi, il morso non provoca gravi conseguenze, ma in un terzo delle situazioni può causare gravi complicazioni, come loxoscelismo, con ulcere necrotiche che possono richiedere mesi per guarire.
In caso di morso, è fondamentale consultare immediatamente un Centro Antiveleni e, se possibile, conservare o fotografare il ragno per una corretta identificazione e trattamento.