Ieri, in occasione del World Pizza Day, è partito da Matera il progetto Frugal Pizza che mira a ridurre lo spreco alimentare e a promuovere un consumo più consapevole di questo alimento principe della dieta mediterranea. Un'idea che nasce dallo studio congiunto tra Antonio Nobile, pizzaiolo vintage, e Alessandro Martemucci, marketing manager, che hanno analizzato gli sprechi legati alla pizza e nuovi modelli di consumo del piatto simbolo della cucina italiana e globale.
Secondo i dati di CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), ogni giorno in Italia vengono sfornate circa 8 milioni di pizze, circa 3 miliardi all'anno. A livello globale, si stima che la produzione raggiunga i 15 milioni di pizze giornaliere, per un totale di 5 miliardi all'anno (secondo Pizza Today). Tuttavia, il 10% di queste pizze non vengono consumate o vengono abbandonate nei piatti, lasciando spesso anche il “cornicione”, simbolo degli sprechi alimentari.
L'analisi condotta ha evidenziato che uno degli aspetti principali dello spreco riguarda le dimensioni troppo grandi della pizza e il relativo peso, che non consentono di terminarla, ma possono anche compromettere la qualità e il gusto del prodotto finale. Mediamente una pizza pesa tra i 500 e i 600 grammi, di cui circa 350 grammi di impasto e 200 grammi di ingredienti. Il progetto Frugal Pizza punta a ridurre queste quantità, riportando il diametro della pizza a 25 cm (dimensione originaria degli anni ’70) dai 30-32cm attuali e riducendo il peso totale a circa 250-300 grammi, senza sacrificare il gusto e la qualità.
I benefici della Frugal Pizza sono molteplici: la riduzione del peso porta a un abbattimento delle calorie, rendendo la pizza più digeribile e salutare; meno pizza significa meno scarti e un consumo alimentare più consapevole, con la possibilità di apprezzare ogni singolo boccone, anche il tanto dimenticato cornicione. Con un prezzo ridotto del 30-40%, la Frugal Pizza diventa un'opzione più inclusiva e alla portata di tutti, permettendo l’utilizzo di ingredienti di qualità superiore. Ma i vantaggi non finiscono qui, secondo l'analisi: a livello globale, se tutti i consumatori adottassero la Frugal Pizza, si stimerebbe una riduzione dei consumi di 1 milione di tonnellate di grano annue, con il conseguente risparmio di circa 1,5 trilioni di litri d'acqua per la produzione di grano (pari a 600.000 piscine olimpioniche). Inoltre, la minore domanda di grano porterebbe a un abbassamento del 2% della produzione mondiale di grano, riducendo l'impatto sull’ambiente, lo sfruttamento dei terreni e il conseguente inquinamento da CO2. “Mangiare una Frugal Pizza – sostengono i due ideatori- significa abbracciare uno stile di vita sano, etico e sostenibile, che ha un impatto positivo non solo sulle persone e sull’ambiente, sul business delle pizzerie, ma anche sul pianeta intero. La Frugal Pizza non è solo una scelta gastronomica, ma un impegno concreto per un futuro più rigenerativo e responsabile. Frugal Pizza si propone di rivoluzionare il mondo della pizza, rispondendo alle nuove esigenze di un consumo consapevole che riduce gli sprechi, generando a cascata benessere per tutti”.