Domenica 23 marzo, dalle ore 11, nel comune di Aliano si terrà la Commemorazione dell'80° anniversario della fucilazione del magistrato Nicola Panevino.
Nicola Panevino fu sepolto per volere della famiglia del cimitero di Aliano, paese d'origine del padre.
Grazie all'impegno di Don Pierino Dilenge, del Sindaco Luigi De Lorenzo e dell'Amministrazione Comunale di Aliano , presso la tomba verrà posta una lapide commemorativa.
Saranno presenti alla cerimonia, la figlia Gabriella Panevino e il giornalista Emilio Chiorazzo autore del libro " La Scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano" edito da Edigrafema.
Nel libro, ricerche, scritti dal carcere, testimonianze ricostruiscono pensieri e azioni del magistrato morto a 34 anni in una rappresaglia tedesca, nel marzo 1945, poche settimane prima della Liberazione. Ad arricchire l'opera un'intervista esclusiva alla figlia Gabriella. Nato in Basilicata e vissuto a Napoli, la professione portò Nicola Panevino a Savona, dove era giudice istruttore del tribunale. All'indomani della caduta del fascismo e dell'armistizio dell'8 settembre, con la nascita della Repubblica Sociale Italiana, aderìalla Resistenza. Non quella armata, sui monti, nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di supporto politico, pratico e logistico. Le radici cattoliche lo portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi al Partito d'Azione: divenne membro e in seguito capo del Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere, mentre era diventato padre da pochi mesi. Dalla sua cella, sospinto da una fede incrollabile che gli permise di sopportare ogni forma di tortura, Nicola Panevino scrisse lettere toccanti alla moglie e alla figlia. L'ultima è del 21 marzo del 1945, due giorni prima che fosse prelevato dal penitenziario per essere fucilato, in cui scrisse: «Sappi che se fino a dieci giorni fa la mia fronte non si incurvava né fisicamente né moralmente, oggi si offre tersa ai raggi del sole e, quel che più conta e a cui più tengo, alla stima dei miei amici e dei nemici, ammesso che nemici io abbia. Se un giorno io potrò tornare, la mia fronte potrò portarla alta, perché non arrossirò davanti a nessuno. Gli amici non si vergogneranno di me e nemmeno la mia Gabriella si vergognerà di papà suo».
Emilio Chiorazzo, lucano di origini, vive in Toscana dove svolge la professione di giornalista.
Il Comitato provinciale ANPI di Matera,dal suo congresso fondativo nell’aprile 2023, si è adoperato per far conoscere la figura di Nicola Panevino. Grazieanche all’impegno di Michele Petraroia dell’ANPI Nazionale, che ha proposto in più circostanze di apporre una targa al cimitero di Aliano, domenica 23 marzo ci ritroveremo per partecipare a questa importante commemorazione che contribuisce a far luce sull’apporto dato alla Resistenza da parte di alcuni partigiani originari della nostra terra e a tramandare alle nuove generazioni la memoria del loro sacrificio.
Carmela La Padula , presidente del Comitato prov. ANPI di Matera