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Abbiamo appreso da un articolo pubblicato sul web ( fonte http://giornalemio.it/ambiente/pisticci-il-sindaco-le-analisi-di-covacontro-non-sono-attendibili/) delle contestazioni mosse dal Sindaco di Pisticci Verri nei confronti delle analisi disposte sul territorio dall'Associazione Cova Contro.

Nell'articolo si fa riferimento al fatto che il Sindaco ha interpellato l'Ordine dei Chimici per analizzare non il terreno ma, piuttosto, per verificare l'attendibilità delle analisi eseguite dall'associazione ambientalista.

Si parla così di metodo non corretto e di laboratori non accreditati e si prosegue con solerzia e dovizia di particolari volti a evidenziare l'inattendibilità delle analisi e delle conclusioni raggiunte dall'associazione.

Francamente il metodo seguito e adottato dal Sindaco Verri ci lascia perplessi se non addirittura allarmati e preoccupati.

In effetti, non è facile comprendere perché il Sindaco di Pisticci non ha inteso aprire un dialogo sulla questione e soprattutto perché ha sentito la necessità di disporre verifiche così approfondite sui laboratori utilizzati da Cova Contro e sui campionamenti piuttosto che sulla questione dell'inquinamento segnalato.

Si continua, così, a guardare il dito che indica la luna e la mera discussione trascende anche di livello sino al punto di minacciare denuncia per procurato allarme.

Al di là del fatto che le denunce come qualsiasi azione legale non si preannunciano mai ma qui il discorso sarebbe troppo lungo perché ci dovremmo spingere nel terreno della correttezza non solo istituzionale e francamente non è opportuno, resta comunque il dato di fatto che attaccare chi espone e solleva questioni relative al territorio è incomprensibile.

Ci auguriamo che il Sindaco di Pisticci non denunci l'associazione Cova Contro per procurato allarme visto che già in passato altri cittadini onesti sono stati perseguitati per anni da una certa politica e solo per aver diffuso dati ambientali e dubbi sulla salubrità delle acque.

Poi, però, a distanza di anni, abbiamo anche scoperto che le questioni evidenziate non erano infondate e chi denunciava non era pazzo o incompetente.

Ma la Basilicata sembra non voler mai imparare dai propri errori che avrebbero dovuto insegnare, appunto, che il territorio e i suoi cittadini devono essere ascoltati e non contestati.

Avremmo anche dovuto imparate che chi si espone pubblicamente per chiedere tutela ambientale non dovrebbe essere attaccato in questo modo, attacchi che non solo rischiano di delegittimare un'associazione ambientalista ma che soprattutto possono isolarla.

Oggi è toccato a Cova Contro, in passato altre associazioni sono state addirittura attenzionate dal Ministero dell'Interno, domani chi parlerà di inquinamento ambientale in Basilicata oltre a rischiare di sfidare le compagnie petrolifere quali altri attacchi potrà ricevere?

Si è aperta così, in Basilicata, una strada molto, molto pericolosa.

Avremmo voluto leggere di un duro attacco contro chi inquina, contro chi rimane in silenzio e si rende connivente, contro le società che fanno affari nel ciclo del petrolio senza rispettare le regole a difesa della salute dei cittadini, avremmo preferito sentir tuonare fuochi e fiamme dal Sindaco Verri contro un governo Regionale che non dispone i dovuti monitoraggi.

Avremmo voluto sentire il Sindaco VERRI che in qualità di autorità sanitaria annunciava approfondimenti in merito alle questioni segnalate da Cova Contro e non certo avremmo mai leggere sui quotidiani la notizia che chi parla di inquinamento ambientale a Pisticci rischia di essere denunciato per procurato allarme.

E' per questo motivo che Mediterraneo no scorie ( già Mediterraneo no triv) contesta le dichiarazioni rese dal Sindaco di Pisticci V. Verri perché la nostra associazione ambientalista sarà sempre dalla parte di chi chiede tutela del territorio e della salute dei cittadini e mai contro.


MEDITERRANO NO SCORIE