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Un luogo magico quello della Cava del Sole di Matera che ha ospitato venerdì 28 luglio il secondo appuntamento del Festival Duni (giunto alla 18^ edizione) evento organizzato in collaborazione con l’Orchestra ICO della Magna Grecia e la direzione artistica del maetro Pietro Romano. Stavolta, dopo il concero di Fabrizio Moro dello scorso 15 luglio, sono la band di rock alternativo degli Afterhours, uno dei gruppi seminali del panorama del genere in Italia e capaci di passare da più influenze artistiche, oltre che da un cantato prima in lingua inglese e poi in italiano. Buona la risposta del pubblico, in gran parte composto da giovani, che ha gremito in particolare l’area adiacente al palco.

IL CONCERTO. Il frontman Manuel Agnelli apparte sul palco dopo le 22.00 con il resto della band, il primo pezzo suonato è un omaggio al passato: “Strategie” è tratto da “Germi”(1995), uno degli album di punta della band. Seguito da “Male di Miele”, tratto dall’album “Hai Paura Del Buio?” una delle canzoni più intense ed incalzanti che hanno reso famosa la band. Sempre dallo stesso album “Rapace”, dalla ritmica ondivaga. “Il Sangue Di Giuda” ci conduce per mano in un immaginaro viaggio temporale nell’anno 2005 con un gruppo sicuramente più maturo a livello testuale e compositivo, non inganni il titolo della canzone…Un capolavolo di stile musicale e testo. E poi “Il Paese E’ Reale”, una canzone sulla nostra quotidianità e un invito ad “aprire gli occhi” sulla realtà che viviamo. Il brano del 2009 fu presentato anche alla 59^ edizionde del Festivan di San Remo vincendo il Premio della Critica Mia Martini. Il viaggio immaginario continua fino ai giorni nostri con la struggente “Non Voglio Ritrovare Il Tuo Nome”, track di punta dell’ultimo album “Folfiri o Folfox” datato 2016. Dallo stesso doppio album il gruppo propone anche “Oggi” “Nè Pani Nè Pesci”, “L’Odore Della Giacca Di Mio Padre”, “Il Mio Popolo Si Fa” e tante altre che non vi svegliamo per non rovinarvi il gusto di vedervi il concerto del complesso meneghino ormai dalla comprovata espereinza artistica arricchita da chitarre taglienti, un batteria incalzante, l’indiscutibile carisma e tenuta scenica di Manuel Agnelli e dalla consolidata valenza del maestro Rodrigo D’Erasmo che delizia il pubblico con il violino. Il concerto scorre via senza cali di tensione ripercorrendo la storia della band con pezzi storici degli anni ’90 come “Ballata Per La Mia Piccola Iena” e “Voglio Una Pelle Splendita”. I fans non sono paghi e dopo quasi due ore di esibizione richiamano la band sul palco per i bis e i “tris” che chiudono in crescendo il concerto con altre canzoni che hanno reso celebre il gruppo milanese come “1.9.9.6.”. Non vi sveliamo altro per non togliervi il gusto di assistere ad un evento unico (di oltre 2 ore) di uno dei gruppi storici dell’alternative rock italiano.(Taranto Eventi)