Benvenuti a Policoro! Troppo semplice prendersela con il sistema Italia.
La nuova amministrazione fa il punto sulla situazione di cassa del Comune, ed il risultato è una città con concrete difficoltà finanziarie.
Quello che si è sempre contestato alla “cattiva” politica è quello di cercare di far passare proprie carenze come successi. In sostanza cambiare le carte in tavola. Questo è quanto emerge dalle polemiche seguite all’ultimo consiglio comunale (il secondo per la nuova amministrazione) dopo la relazione presentata dall’assessore al bilancio Giovanni Trifoglio sulla situazione di cassa del comune di Policoro. La relazione non è stata altro che una fotografia della situazione di cassa, ereditata dalla precedente amministrazione e contestualizzata alla data del 10/07/2017, utile sia a fare il punto della situazione sia per informare i cittadini sullo stato dell’arte. Tanto consente di iniziare finalmente un azione di trasparenza con la città, rendendola consapevole di un problema mai, e si sottolinea, mai evidenziato dalla precedente amministrazione.
Da quanto si legge dalle pagine del Quotidiano del 4/8, sembra emergere che la colpa (o meglio la poca attenzione al problema riscossione) non è di chi ha amministrato prima, ma è della nuova amministrazione che, avendo “raccontato un sacco di frottole durante la campagna elettorale si è trovata adesso di fronte la realtà”, e da qui il titolo dell’articolo “Benvenuti in Italia!”.
In pratica si cerca di far passare il concetto che la precaria situazione finanziaria del Comune di Policoro sia la normalità, la dura e immutabile conseguenza di come vanno le cose in Italia.
Al fine di giustificare il grande impegno della precedente amministrazione sul versante del recupero crediti si cerca giustificazione nella recente convenzione stipulata meno di un anno fa con la società “Servizi Locali S.p.a.”, la quale, però, è deputata esclusivamente ad effettuare ed emettere accertamenti e non certo al servizio di riscossione.
L’attuale amministrazione era consapevole del problema, tant’è che nel suo programma amministrativo, nell’area tematica sulle POLITICHE FISCALI E OTTIMIZZAZIONE DELLA SPESA (http://www.masciasindaco.it/mascia/issue/politichefiscalieottimizzazionedellaspesa/) ha assunto nei confronti della città questi due impegni:
rendere più efficiente l’attività di recupero dell’evasione locale e dei crediti tributari con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale di tutta la cittadinanza ed in particolare quello sul lavoro e sulle pensioni, anche attraverso la formalizzazione di un patto con i cittadini che prevede piani di rientro per le persone e le famiglie in difficoltà e per le imprese in stato di sovra indebitamento;
promuovere uno studio per esaminare le problematiche connesse alla gestione diretta del recupero dei crediti del Comune di Policoro in alternativa alla riscossione a mezzo ruolo affidata a Equitalia S.p.a., la cui attività cesserà ex lege dal 1° luglio 2017.
Ci si rende conto benissimo della drammatica situazione economico-finanziaria dei Comuni che si trovano da tempo senza aiuti da parte dello Stato, ma questo doveva già da tempo costringere l’amministrazione a prendere delle contromisure, razionalizzare la spesa, pensare a risparmi strutturali e far leva sulla riscossione dei crediti, atto doveroso nei confronti di tutti i cittadini.
E non si dica, così come ogni tanto si legge anche sui social, che la precedente amministrazione ha diminuito il debito comunale nel periodo 2012-2017 di euro 1,3 milioni. Si tratta di offendere l’intelligenza delle persone. Il debito a cui si fa riferimento è quello relativo al pagamento delle rate dei mutui. Ci mancherebbe altro che un amministrazione non paghi le rate dei mutui benché contratti da amministrazioni precedenti. Tutti sanno che il Comune è un organismo senza soluzione di continuità.
Così come si continua a ripetere con grande enfasi ed orgoglio che non sono stati contratti nuovi mutui, quando tale possibilità è stata di fatto impedita per legge dal rispetto dei vincoli del patto di stabilità prima e dal pareggio di bilancio dopo.
E’ semplice dire che i cittadini non hanno soldi per pagare le tasse, per alcuni sarà sicuramente vero, ma si è mai fatta una vera ricognizione, considerata l’entità del credito da recuperare? Si è mai verificato che i cittadini che non pagano non hanno effettivamente la capacità reddituale di poter pagare le tasse? La maggior parte dei crediti non riscossi sono attribuibili alla TARI e probabilmente i maggiori crediti da riscuotere per TARI sono relativi a insediamenti produttivi: è stata mai elaborata dalla precedente amministrazione uno studio ed un’analisi per verificare le criticità e le possibilità d’intervento? Questa amministrazione lo farà e lo porterà a conoscenza dei cittadini. Questo significa equità, trasparenza e democrazia e, soprattutto, essere consapevoli dei problemi e proporre le soluzioni.
Per quanto attiene all’anticipazione di cassa, l’attuale amministrazione non mette sicuramente le mani avanti, sapendo perfettamente che in alcuni periodi le esigenze di cassa impongono di ricorrere all’anticipazione di tesoreria. E’ vero però che tale situazione essendo costante ormai da due anni è diventata strutturale.
Contrariamente a quanto riportato dall’ex sindaco Rocco Leone nell’articolo del 4 agosto, miracoli non sono avvenuti, in quanto tutti i bilanci si chiudono in pareggio, anche quelli con i debiti e/o le mancate riscossioni dei crediti.
E con questo si ritiene chiuso l’argomento.
INTERVISTA
Assessore Trifoglio qual è l’effettiva situazione di cassa del Comune di Policoro
Come è stato riferito in Consiglio Comunale il Comune di Policoro, alla data in cui è stata redatta la verifica straordinaria di cassa, che sancisce una sorta di passaggio di consegne tra la precedente amministrazione e l’attuale, aveva utilizzato somme a destinazione vincolata per euro 1,6 mln e somme a titolo di anticipazione di cassa per euro 2,6 mln. Pertanto l’Ente deve rientrare in termini di cassa per euro 4,2 mln.
Per queste somme il Comune paga interessi
Gli interessi vengono pagati solo per l’anticipazione di cassa, essendo l’anticipazione sostanzialmente un prestito che viene chiesto alla Tesoreria comunale per sopperire a momentanee esigenze di liquidità. Gli interessi che il Comune di Policoro ha pagato nei primi 6 mesi dell’anno ammontano a circa euro 39.000. Pertanto quest’anno, verosimilmente, pagheremo di interessi passivi sull’anticipazione di cassa per circa euro 80.000.
E questo “scoperto” di cassa, secondo lei, a che cosa deve essere attribuito
Non vi è dubbio che il problema dipende dalla mancata riscossione dei crediti tributari, ed in particolare delle somme iscritte a ruolo a seguito degli accertamenti emessi dall’ufficio tributi dell’Ente. Si tenga presente che ad oggi gli accertamenti effettuati dall’ufficio tributi, sono fermi all’anno 2013 per ICI e IMU e al 2012 per TARI ed ex TARSU. Pertanto, senza contare gli accertamenti che saranno emessi negli anni successivi, allo stato attuale i crediti per somme iscritte a ruolo e non riscosse a titolo di ICI ed IMU ammontano ad euro 1,8 mln, mentre i crediti per somme iscritte a ruolo e non riscosse a titolo di TARI ed ex TARSU ammontano ad euro 4,9 mln. Pertanto l’Ente ha crediti complessivi da riscuotere per euro 6,7 mln.
Ma tutta questa massa di crediti non riscossi a quando risalgono
Diciamo che ogni anno, negli ultimi 6 (sei), sono maturati circa euro 1,2 mln di crediti non riscossi rispetto alle previsioni di entrata.
Cosa intendete fare per risolvere questo problema
Questa amministrazione ritiene che bisognerà intervenire su diversi fronti. Innanzitutto è necessario avere coscienza precisa del problema: chi è che non paga e perché. Purtroppo, attualmente, una volta che l’ufficio tributi iscrive a ruolo le somme e poi li passa all’agente di riscossione per il recupero coattivo, l’Ente perde un po’ l’interesse diretto, in quanto la fase coattiva spetta sicuramente all’Agente di riscossione. Io ritengo che anche in questa fase il Comune debba intervenire, vigilando e verificando il funzionamento corretto del servizio di riscossione. Se ciò non avvenisse in modo corretto, il Comune ha la possibilità di togliere l’affidamento del servizio esercitando la potestà regolamentare che gli viene attribuita dall’art. 52 del D. Lgs. 446/97, affidando cioè la riscossione delle entrate ad altro agente della riscossione o internalizzando il servizio.
Nell’ultimo Consiglio Comunale le riscossioni sono state affidate ad Agenzia delle Entrate – Riscossioni. Ritiene che questo nuovo soggetto abbia più possibilità di Equitalia nel riscuotere le entrate comunali
Sicuramente la novità più importante che caratterizza e differenzia il nuovo soggetto rispetto ad Equitalia è la possibilità di utilizzare le banche dati dell’Agenzia delle Entrate per poter verificare ad esempio l’esistenza di conti correnti attivi che presentano una disponibilità liquida utile a saldare il debito. A tal proposito è stato già programmato in agenda a settembre un incontro con il nuovo Agente nazionale per verificare le modalità del servizio.