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L’unificazione delle Camere di Commercio di Potenza e Matera deve avvenire salvaguardando le caratteristiche specifiche dei due territori per quanto riguarda le realtà produttive ed imprenditoriali diversificate e istituendo a Matera gli uffici regionali dell’Azienda speciale per l’internazionalizzazione-commercio estero tenuto conto dei programmi di Matera 2019 e non solo. Lo sostiene il vice presidente del Cr Paolo Castelluccio (Fi) per il quale la nomina di un commissario segna un’accelerazione al processo di accorpamento voluto dal decreto Madia. Un processo che – aggiunge – non solo è irreversibile nel senso che non può essere messo in discussione ma che non deve allarmare nessuno e tanto meno le pmi delle due province. Spetta proprio alle rappresentanze delle categorie economiche e professionali trovare una sintesi che metta fine ai provincialismi per affrontare in modo adeguato le nuove sfide di internazionalizzazione e competizione globale. Un’opportunità per pensare ad uno sviluppo regionale e non più provinciale. E’ questa inoltre l’occasione – dice Castelluccio – per affrontare il gap della logistica che è l'ostacolo più grave per chi voglia investire da noi e per chi voglia fare impresa. La ‘rivoluzione logistica’ di cui parla da tempo la Svimez con la costruzione di infrastrutture, filiere e servizi logistici ad alto valore aggiunto che aumentino il valore delle merci in transito generando ricchezza, è una buona proposta per superare il gap infrastrutturale regionale e favorire l'imprenditoria agricola e agro-industriale”.

Per il Vice presidente del Consiglio regionale “la piattaforma logistica di Pisticci e il progetto di Centro intermodale di Ferrandina, contenuti nel Patto per il Sud - Basilicata, in stretta sintonia con la piena funzionalità dell'aeroporto Basilicata di Pisticci, sono infrastrutture strategiche non solo per il Metapontino in collegamento con la nuova attività che attende il porto di Taranto che garantisca l’evoluzione verso un porto di terza generazione e lo sviluppo del traffico commerciale. Per il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino le tre infrastrutture a servizio dell’agroalimentare di quest’area sono fondamentali. E a giugno 2017 come rileva l’Istat la crescita tendenziale dell'export si mantiene sostenuta (+8,2%) e riguarda in misura analoga sia l'area extra ue (+8,3%) sia quella ue (+8,2%); l'aumento dell'import (+9,9%) è determinato da entrambe le aree di sbocco (+12,0% per l'area extra ue e +8,6% per l'area ue). Ma soprattutto è record storico per il Made in Italy alimentare all’estero con una crescita del +10,9% nei primi sei mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; nel 2016 l’agroalimentare aveva raggiunto il massimo storico di 38,4 miliardi. Ci sono dunque ampi margini di export per l’alimentare lucano che la Camera di Commercio unica deve perseguire con una sintonia più efficace con i produttori specie del Metapontino per quanto riguarda l’ortofrutta. La politica perciò deve fare un passo indietro lasciando alle rappresentanze imprenditoriali il compito di scegliere il Presidente e gli organi amministrativi”.