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Il progetto Pro.Bio.Mar ha fatto tappa all’Istituto “Aletti” di Trebisacce, dove è stata raccontata ai ragazzi questa buona pratica in difesa del mare, finanziata dalla Regione Calabria e scaturita da un protocollo tra l’associazione “Mediterraneo Interiore”, il Comune di Montegiordano e l’Università degli Studi di Bari per la posa di dissuasori contro la pesca a strascico abbinata ad azioni tese al ripopolamento della flora e della fauna marina in un contesto di tutela della biodiversità. Hanno partecipato all’incontro - stimolato nelle fasi organizzative dal professor Emilio Mormandi e moderato dal giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera – il dirigente scolastico dell’IIS - Ipsia – Iti “Aletti” di Trebisacce, Alfonso Costanza; la coordinatrice di Pro.Bio.Mar. per “Mediterraneo Interiore”, Felicetta Mazzei; la docente di Zoologia Marina dell’Università di Bari, Caterina Longo e la ricercatrice della stessa università, Antonella Schiavo. I relatori hanno spiegato agli studenti i dettagli del progetto: dalle fasi di studio dei fondali, sino alla spettacolare posa dei dissuasori in cemento nel mar Jonio al largo della costa di Montegiordano, passando per la capacità dell’Università di Bari di saper offrire opportune competenze ai giovani studenti e futuri professionisti in prima linea in simili progetti.
Particolarmente soddisfatto dell’iniziativa il dirigente scolastico Costanza che ha accolto di buon grando questo seminario per poter così offrire ai ragazzi impegnati nel percorso di studi di Biotecnologia Ambientale una importante esperienza formativa, e allo stesso tempo concreta, per la salvaguardia del mare, come volàno di sviluppo per il territorio. A margine dell’incontro un goloso fuori programma con il taglio della torta con la quale l’Istituto Aletti ha inteso festeggiare i 106 ragazzi iscritti per il prossimo anno: numeri record, commentano soddisfatti dalla scuola.
L’incontro di sensibilizzazione si è concluso con una finestra dedicata proprio agli studenti uditori che – coordinati dalla professoressa Lucia Salerno - hanno presentato un video a cura delle classi IV e V ITI, con il quale - e con l’ausilio del commento della studentessa Francesca Amendolara (V sez. A) - sono state illustrate le attività di campionamento e monitoraggio delle acque del Mar Jonio analizzate nei laboratori della scuola con buoni risultati finali per tutti i comuni costieri interessati dall’esperimento didattico. Inoltre, i ragazzi hanno formulato interessanti quesiti ai relatori ponendo maggiormente l’accento sulla necessità di trovare urgenti contromisure per fronteggiare l’esagerato utilizzo di plastica nella vita quotidiana che mette a dura prova l’esistenza della biodiversità marina ma anche terrena.
Il progetto Pro.Bio.Mar. (Protezione della Biodiversità Marina) – promosso sul territorio dall’associazione “Mediterraneo Interiore”, guidata da Antonio Pagano - resta un cantiere aperto, in quanto sono previsti monitoraggi e studi dei risultati acquisiti circa il reale ripopolamento della biodiversità marina grazie all’azione deterrente dei blocchi di cemento al fine di arginare la pesca a strascico illegale e contestualmente alla capacità dei moduli di ripopolamento (posati anch’essi nella stessa area dei dissuasori) di contribuire alla riproduzione delle specie marine.