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Libriinbus è la nuova proposta dell’azienda Rabite di Tursi per la conoscenza del patrimonio culturale regionale nelle sue varie sfaccettature e delle tante voci che dei bisogni atavici della LucaniaBasilicata si sono fatti portavoce nel passato utilizzando diverse forme creative.

“Albino Pierro-Leonardo Sinisgalli. Dalla Rabatana al Fosso di Libritti” questo il filo conduttore dell’iniziativa che è svolta da Tursi (partenza alle ore 18.00) a Montemurro nella serata dello scorso 25 agosto. Si è trattato anche del quarto ed ultimo appuntamento della rassegna “Le Muse di Sinisgalli nell’Orto di Merola” curata dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli e svoltasi a Montemurro tra fine luglio ed agosto.

“La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella Civiltà delle macchine” edito da Osanna e curato da Biagio Russo e da Gianni Lacorazza, il libro scelto per questo primo appuntamento, è stato presentato dai due curatori nel viaggio verso Montemurro e qui conclusosi con la visita alla “Casa delle Muse” e l’appuntamento finale nell’Orto di Merola tra i Graffiti della scuola di Antonello Leone, un omaggio ad Albino Pierro, con poesie scelte, presentate ed inserite negli opportuni contesti nonché recitate da Antonio Petrocelli. 

Ai 60 partecipanti a questo viaggio culturale Russo e Lacorazza hanno illustrato i contenuti del corposo volume (oltre 400 pp) e ripercorso la vicenda umana e culturale di questo straordinario personaggio che viveva in perfetta sintonia tra poesia e scienza, tra  arte e tecnica con una attenzione particolare nello stabilire un legame importante tra ciò che variava nel Paese e la situazione che la LucaniaBasilicata viveva, motivo di attenzione e di sollecitazione ad occuparsene da parte dello stesso Rocco Scotellaro.

Centro di questo interesse “La Civiltà delle Macchine”, la rivista  di proprietà della Finmeccanica che Sinisgalli fondò nel 1953 e diresse sino al 1958 (anno di passaggio della testata all’Iri-Edindustria) e che meglio esprime il suo saldo legame con la terra d’origine affidando “alla penna di uomini di scienza, di tecnici, di pittori e scrittori, tra cui i lucani Michele Parrella, Paolo Appella, Vincenzo Sinisgalli, Vito Riviello, Ernesto Stolfi, Mario Trufelli ed altri ancora, la descrizione di una Basilicata negli anni ’50 che stenta a decollare sia industrialmente che culturalmente”.

Biagio Russo che è anche direttore della Fondazione Sinisgalli, ha illustrato le attività che la stessa svolge e che si pone come importante soggetto culturale all’interno di un contesto non solo regionale. 

“Già in passato -spiega Carmela Rabite- come azienda abbiamo sviluppato viaggi culturali con diversi organismi e con le scuole per far conoscere la Basilicata come autentica terra di arte e poesia. Con Librinbus il momento della conoscenza diventa più diretto ed in movimento con la presenza degli autori e con il paesaggio lucano che scorre davanti ai nostri occhi mescolando, come è stato questo viaggio nel breve tratto della vald’Agri, dove l’antica civiltà contadina e la civiltà del macchine, del progresso e del mutamento tecnologico”.

Nella “Casa delle Muse”, tra libri e raccolte di riviste, tra copertine della “Civiltà delle Macchine”, schizzi e bozzetti di varia natura, anche tre libri di Albino Pierro, un omaggio del poeta tursitano all’ingegnere di Montemurro, di cui uno denso di annotazioni, segno di un interesse verso quella poesia espressa in lingua locale, il dialetto tursitano.

 

B. D’Alessandro