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 equità

“Il Movimento Equità Territoriale Basilicata farà tutto quello che può per contribuire a sconfiggere la destra alle regionali lucane. Purtroppo, mentre Bardi e i suoi alleati sono in piena campagna elettorale il Pd sta rovinando di fatto la possibilità di costruire una coalizione di sinistra forte e coesa. 

La mancanza di una candidatura unitaria e di garanzia, capace di tenere insieme tutte le forze civiche e progressiste, ci spinge a dire che i partiti più grandi di sinistra sono i responsabili di tale inaudita situazione che potrebbe portare Bardi a vincere di nuovo”.

Lo sostiene in una nota il Movimento Equità Territoriale della Basilicata. 

“La destra va fermata per mille ragioni, prime fra tutte per il ddl sull’autonomia differenziata che distruggerebbe definitivamente la Basilicata e il Sud. 

La destra va fermata per l’inaccettabile e spavalda attività propagandistica e faziosa che sta portando avanti da tempo. I lucani non meritano di essere presi in giro in modo così plateale dalla giunta Bardi e dai ministri di centrodestra.

Nelle ultime settimane, - denuncia il Met - vari ministri di centrodestra, i canali istituzionali della Regione, gli assessori e il presidente Bardi stanno dando letteralmente i numeri sui temi lucani.

Un mese fa Salvini è venuto a Potenza e in una roboante conferenza stampa ha annunciato che ci sarebbero 2,8 miliardi di euro per la viabilità. Il ministro Urso e l'assessore regionale Casino hanno detto che ci sarebbe un miliardo per Stellantis e l'indotto. L'assessore Latronico ha parlato di 450 milioni ipotetici e teorici per l'agricoltura e l'ambiente. Decine e decine di milioni, annunciati come se fossero bruscolini, per sanità, frane, agroalimentare.

Di tutto e di più, solo a parole, senza limiti, pudore, e rispetto dei lucani.

L'assessore regionale alla Viabilità Sileo giorni fa ha addirittura diffuso un comunicato dove invitava le Province di Potenza e di Matera a chiedere tutti i fondi di cui avessero avuto bisogno.

Una campagna mediatica inaudita, faziosa e strumentale.

L'aggravante - sottolinea il Met Basilicata - è che tutti gli annunci e i comunicati che la Regione diffonde vengono pubblicati e diffusi, com’è giusto che sia, dalla Rai e da tutte le testate giornalistiche lucane televisive, radiofoniche, on line e su carta. Tale megafono, che la Regione utilizza in quanto massimo ente istituzionale territoriale, rischia di deformare il regolare e corretto andamento della campagna elettorale e di penalizzare le opposizioni e le liste minori in lizza”.