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Lo sviluppo di una città passa inevitabilmente dall’approvazione di tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica e turistica che possano permetterla nel lungo periodo di diventare punto di riferimento per un intero territorio.

E’ con questo spirito, e la forte voglia e consapevolezza di mantenere fede ad una delle promesse elettorali, che il Comune di Policoro è riuscito ad approvare il Piano d’Ambito Paesistico dopo ben 32 anni di attesa.

Un risultato storico ottenuto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Enrico Bianco frutto di un percorso tortuoso, non facile, ma arrivato dopo un lungo dibattito che ha visto in questi mesi l’Ente confrontarsi con l’architetto materano Luigi Acito, incaricato del progetto, e le tante richieste di chiarimenti e possibili proposte avvenute dai cittadini titolari di proprietà soggette proprio al Piano.

Ben 35 sono state le controdeduzioni presentate, sostanzialmente quasi tutte accolte dallo stesso Acito che, rispettando la conformità morfologica e la tutela ambientale di tutta la zona che interessa la parte della città, dalla SS 106 fino al mare, ha potuto redigere un progetto definitivo che vede oggi questa comunità proiettata sempre più verso il futuro.

Il Piano, oltre a prevedere il mantenimento delle attività agricole delle aree della Riforma Fondiaria, la salvaguardia delle case coloniche degli anni ’50 e la possibilità di realizzare volumetrie agricole con destinazione anche agrituristica, si concentrerà sul creare un centro di vita pulsante nella zona del Lido attraverso la nascita di alberghi e servizi per il turismo, con costruzioni che si svilupperanno in altezza, e non occupando volumetria in larghezza, per rispondere alla crescente domanda di posti letto non solo nella stagione estiva.

“È compito dell’Amministrazione fare delle scelte politiche che riguarderanno la vita e il futuro della nostra comunità per i prossimi anni - commenta il primo cittadino policorese - Saremo giudicati per questo. L’importante non sono le carriere politiche ma la visione della città e la programmazione che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti. C’è stato fin troppo tempo, ben 32 lunghissimi anni, per analizzare virtù e possibili modifiche al Piano d’Ambito: oggi è realtà. E’ una delle promesse che nel 2022, in campagna elettorale, avevamo fatto dai palchi: sono orgoglioso della squadra, che ho l’onore di guidare, che mi ha permesso di raggiungere questo obiettivo”.