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C’è un’Europa che viaggia a due velocità nel settore delle assicurazioni. Anzi, a dirla tutta l’Italia sembra procedere contromano. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito agli ultimi dati relativi ad incidenti stradali e costi delle polizze auto.

“I conti non tornano – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questo, come al solito, a discapito dei cittadini. Da una parte abbiamo i dati che parlano di una diminuzione dei sinistri pari all’1% nel primo semestre 2023 rispetto al 2022, dall’altra c’è un aumento del prezzo medio di circa il 7% dell’RC Auto tra novembre 2023 e lo stesso periodo dell’anno precedente. Allargando lo sguardo oltre i nostri confini, lo scorso anno in Italia si pagava mediamente il 27% in più rispetto agli altri Paesi europei. Questa disparità di prezzi e di trattamento è ingiusta e intollerabile. Sono numeri gravi, che meritano un intervento per rimettere l’Italia in carreggiata, tutelando i cittadini. Nel mese scorso si è tenuta una riunione della Commissione Allerta Rapida Prezzi sull’analisi delle dinamiche del mercato delle polizze assicurative per RC Auto. Nell’occasione dalle associazioni dei consumatori del Cncu sono arrivate una serie di proposte per migliorare una situazione diventata inaccettabile. Parliamo di semplificare i contratti delle polizze per renderli chiari soprattutto per quanto riguarda condizioni, garanzie e penali; ridurre il contenzioso legale potenziando gli strumenti di conciliazione e di negoziazione assistita dei consumatori nel rapporto con le compagnie; porre un vincolo per la tassazione locale al miglioramento della rete di circolazione stradale; superare l’attuale regime bonus-malus. A questo bisogna aggiungere la prosecuzione dell’attività di monitoraggio da parte di Ivass ed Istat, dando evidenza pubblica dell’andamento dei prezzi delle polizze in rapporto ai principali indicatori di costo; il sistema di indennizzo diretto; il contrasto alle truffe ed all’evasione dell’obbligo assicurativo per RCA; la dotazione da parte delle case automobilistiche di sistemi di monitoraggio elettronico e di assistenza alla guida per i nuovi veicoli così da prevenire rischi ed accertare dinamica e responsabilità nei sinistri; la realizzazione di un grande piano nazionale di educazione stradale. Sono iniziative volte a riequilibrare un settore che sembra a senso unico. Naturalmente, in tutto questo, un ruolo importante lo ricopre il Governo, dal quale ci aspettiamo un’azione finalizzata a tutelare i cittadini”.