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L’Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito) aveva già posto attenzione al Fermi di Policoro e alla sua proposta innovativa “Microconferenze”, il modello che propone agli studenti una performance oratoria breve a partire da una ricerca su argomenti di apprendimento. Questo interesse è poi cresciuto negli anni, anche per la diffusione della pratica a livello nazionale, e così ha portato ora a una visita di ricerca presso la scuola lucana. Per tre giorni le ricercatrici Elena Mosa e Silvia Panzavolta sono state nella città jonica per osservare e verificare lo sviluppo della sperimentazione secondo il protocollo Audit del SGQ. Prima con un’intervista al Dirigente Giovanna Tarantino e agli insegnanti del team di supporto (Patrizia Cafasso, Magda Minervini e Pino Suriano), poi con interviste agli  alunni, che hanno potuto raccontare la propria crescita personale attraverso il percorso. Le Mosa e la Panzavolta si sono soffermate in particolare sulle ricadute del modello nella didattica curriculare, sia in termini di valutazione che di orientamento; le ricercatrici, per l’occasione, hanno anche avuto modo di visitare i locali della scuola e i tanti laboratori innovativi del Fermi. L’ultimo giorno c’è stato un momento di verifica in cui i ragazzi hanno potuto mostrare il frutto del proprio lavoro con una performance oratoria in auditorium. Clara Copa, Anna Lapergola, Carmine Marchitelli e Irene Zimbardi hanno condiviso il lavoro davanti alle ricercatrici. Il Dirigente Scolastico Giovanna Tarantino ha espresso soddisfazione per la visita. “L’interesse del mondo della ricerca scolastica certifica la qualità del nostro impegno nell’innovazione. Siamo una scuola riconosciuta in tutta Italia per l’originalità della proposta innovativa e per la sua efficacia didattica, che trova nuova linfa nelle microconferenze, dove gli apprendimenti possono essere condivisi e discussi in modo intenso favorendo un ambiente di insegnamento-apprendimento accattivante, dinamico e incisivo”.