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Monitoraggio, allerta, interventi cautelativi contro la peronospora della vite. È stato integrato dall’ALSIA, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, nel Sistema di Previsione e Avvertimento per le avversità delle piante già presente dal 2010 (FitoSPA) anche il servizio di allerta per la peronospora della vite, illustrato nell’ultimo episodio di ALSIA porte aperte in Podcast, rivolto alle aziende agricole in produzione integrata e biologica per fornire indicazioni sui momenti più opportuni per eseguire i trattamenti di difesa. 

“Causata dal fungo Plasmopara viticola – dichiara Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA-, la peronospora rappresenta la malattia più grave della vite e attacca tutti gli organi verdi della pianta, dalle foglie, ai germogli, ai grappoli, causando notevoli danni nel caso in cui non si facciano interventi tempestivi e corretti. Colpisce i vigneti della regione determinando una grave perdita della produzione ed è per questo che l’ALSIA mette a disposizione dei nostri viticoltori un sistema di previsione e avvertimento, ottenuto grazie all’implementazione sulla piattaforma FitoSPA2, previa validazione di campo, del modello DOWGRAPRI per le infezioni primarie dell’agente della peronospora della vite. Il modello  - spiega Crescenzi - utilizza dati orari di temperatura dell’aria, umidità relativa, pioggia e bagnatura fogliare per simulare il processo infettivo, dalla germinazione delle oospore, alla comparsa dei sintomi di peronospora, incluso l’intero processo germinativo, la sopravvivenza degli sporangi, il rilascio e la sopravvivenza delle zoospore, la loro dispersione e infine l’infezione e l’incubazione. Fornisce output relativi alle famiglie di oospore che stanno per terminare il processo di germinazione e quindi capaci di disseminare le zoospore in relazione alla pioggia che potrebbe cadere nelle 48 ore successive. Consente quindi – conclude Crescenzi - a vantaggio dei viticoltori, di prevedere i periodi cruciali per lo sviluppo delle infezioni e la comparsa dei sintomi in campo, nonché di stimare la pressione infettiva della malattia in relazione ai dati relativi alle infezioni e al loro periodo di incubazione per intervenire in maniera difensiva”. 

Il patogeno trascorre l’inverno principalmente sotto forma di oospore presenti sulle foglie cadute a terra. In primavera, in presenza di determinate condizioni termiche, di piovosità e bagnatura fogliare, nonché di vegetazione recettiva alla malattia, le oospore, spinte dagli schizzi di pioggia e dal vento, raggiungono la chioma della pianta dando origine alle infezioni primarie. Dopo un periodo di incubazione e in presenza di adeguate condizioni meteorologiche, si ha la sporulazione, con la tipica “muffetta bianca”, formata dalle fruttificazioni del fungo da cui si generano le zoospore che danno inizio alle infezioni secondarie. 

Accanto al modello DOWGRAPRI è in funzione anche quello per le infezioni secondarie ed è utilizzato in Basilicata per le allerte relative ai cicli secondari di Plasmopara viticola, previa validazione di campo. Solitamente, le prime allerte per i viticoltori con i relativi consigli di difesa, vengono date già nel mese di marzo. 

Gli agricoltori e i tecnici che vogliono essere avvisati sui giorni utili per effettuare i trattamenti contro la peronospora, migliorandone così l’efficacia ed evitando sprechi di risorse, possono iscriversi al servizio “SMS Alert per avversità fitopatologiche”. Nella sezione “Servizi” del sito alsia.it è possibile scaricare il modello di domanda.