La crisi idrica che sta subendo la nostra regione da circa un mese ha raggiunto livelli non più sostenibili per cittadini e imprese. "Troppo tempo è stato fatto passare dall'inizio della crisi, è già estremamente tardi. Bisogna subito garantire una fornitura immediata ed adeguata di acqua per sostenere i nostri agricoltori. La mancanza di acqua rischia di compromettere (dove non lo ha già fatto) le colture e la sopravvivenza stessa delle imprese agricole con grave danno all'economia e alla capacità di far fronte al fabbisogno alimentare del Paese tutto. Abbiamo notizie drammatiche dal Metapontino dove centinaia di ettari di produzioni con frutti pendenti come agrumi, kaki, e altre varietà rischiano di seccare compromettendo l'intera economia locale, essendo l'agricoltura settore trainante di un grande indotto imprenditoriale. Già dal mese di Giugno i nostri agricoltori stanno facendo fronte alla gravissima siccità di questa stagione e sono allo stremo, ma a soffrire sono anche i cittadini della città lucane che devono fare i conti con il razionamento dell'acqua per uso potabile e sanitario. Dalle aree interne e in particolare dal Comune di Stigliano siamo informati che è a rischio la sopravvivenza degli animali da allevamento: migliaia di ovini, caprini, suini e bovini rischiano di non avere più a disposizione acqua per abbeverarsi andando incontro ad un tragico destino e facendo fallire nei fatti il settore dell'allevamento". Dichiara Piero Marrese Capogruppo consiliare di Basilicata Democratica. Per rovescio della medaglia il fenomeno calamitoso del pomeriggio del 2 Luglio scorso quando il Metapontino è stato flagellato da una breve ma fortissima grandinata e tromba d'aria ha provocato la definitiva distruzione di colture e frutta, con danni ingenti alle strutture e agli impianti mettendo definitamente in ginocchio il settore agricolo. Per questi motivi Marrese e i consiglieri regionali del PD Lacorazza e Cifarelli hanno presentato congiuntamente un'interrogazione alla Giunta Regionale e al Presidente Bardi a prima firma Marrese per chiedere alla Regione Basilicata di uscire dall'immobilismo e affrontare con la massima urgenza questa grave emergenza che investe i cittadini. "In particolare abbiamo chiesto alla Regione che si dia seguito alle richieste di dichiarazione di calamità naturale per siccità che hanno deliberato molti comuni lucani, che si destinino risorse per ammortizzare la crisi in corso e che si indennizzino tutti gli agricoltori colpiti dalla siccità e dalla calamità naturale con il risarcimento anche del prodotto perso e non solo delle eventuali strutture danneggiate (come previsto ad oggi dalla Regione). È assolutamente necessario procedere ad attuare strategia programmatiche per mettere a punto un sistema integrato di gestione della risorsa acqua, efficiente e funzionale che risolva strutturalmente il problema della siccità. È fondamentale che si prevedano piani di investimento per migliorare le infrastrutture idriche, riparare gli invasi danneggiati e ridurre le perdite d'acqua (ad oggi la Basilicata perde circa il 60% della risorsa idrica durante il tragitto). Vogliamo sapere perché in questi anni non si è riparata la diga di Senise che da sola a pieno invasamento ridarebbe tranquillità agli agricoltori in quanto raddoppierebbe i mc di acqua contenuti, e per quale motivo non sono stati sfruttati i fondi del PNRR per investimenti strutturali nel settore idrico che risolverebbero l'ormai cronico problema della siccità in molte aree della nostra regione. In più con la nascita della società "Acque del Sud S.p.A" il governo Meloni ha deciso di centralizzare la gestione delle acque che ormai dipende dal Ministero dell'economia e delle finanze, con la Basilicata che è stata praticamente esclusa dalla possibilità di decidere come utilizzare la nostra risorsa idrica e che è costretta a chiedere il permesso alla Puglia e al governo nazionale per destinare l'acqua delle dighe lucane alla nostra agricoltura. Tutto questo è inaccettabile. Le contromisure vanno prese oggi perché l'estate è ancora lunga e rischiamo che l'attuale crisi diventi una realtà drammatica e senza ritorno per cittadini e imprese. La Regione agisca!"