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Quest’anno e per il terzo anno consecutivo, Amnesty International Italia ha patrocinato la sezione “Diritti Umani” del Mediterraneo Festival Corto. La giuria, presieduta da Anna Elena Viggiano e composta da operatrici del Coordinamento Donne di Amnesty Italia e Dora Farina della task force hate speech contro i discorsi d’odio, ha premiato il cortometraggio “Boza or Die” di Alessio Genovese, “perché ha saputo mettere in luce, attraverso gli occhi di Binta e Abdul, il dramma dell'inferno libico dove quotidianamente rifugiati e migranti vengono sottoposti a diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani e ad abusi compiuti dalle forze di sicurezza, dai gruppi armati e dalle milizie che continuano ad agire nell’impunità”.
Il film racconta la vera storia del protagonista e nasce da un laboratorio cinematografico rivolto a ragazzi migranti, realizzato da Genovese con l’associazione siciliana Zabbara e con il sostegno di Chiesa Valdese e Cine Teatro Ariston di Trapani. «Voglio dedicare questo film a tutti i ragazzi che hanno il coraggio di ricrearsi la vita in un Paese non sempre ospitale; vengono qui a ricordarci cosa significa essere cittadini» ha dichiarato il regista ricevendo il premio dalle mani di Anna Elena Viggiano, presidentessa di giuria.

«Essere dentro questo Festival che si chiama Mediterraneo era necessario - ha
raccontato in un videomessaggio il portavoce di Amnesty International Italia,
Riccardo Noury - siamo abituati all’accezione negativa di Mediterraneo come
male nostrum in cui i diritti umani naufragano insieme a migliaia di persone
ogni anno. Valorizzare le opere cinematografiche che mostrano il Mediterraneo
come luogo di incontro e di scambio dove i diritti umani si tutelano e si coltivano
è molto importante ed è una delle ragioni per cui Amnesty Italia è dentro il
Mediterraneo Festival Corto».

Al termine della premiazione, un altro momento particolarmente emozionante. Anna Elena Viggiano del Coordinamento donne di Amnesty Italia invita il Direttore Artistico Francesco Presta sul palco per una vera e propria sorpresa. «Francesco da stasera è uno degli ambasciatori di Amnesty International Italia come difensore dei diritti umani. Il riconoscimento è assegnato per l’impegno nel sensibilizzare e combattere le ingiustizie l’oppressione e la discriminazione e per la difesa dei diritti fondamentali di tutte le persone».

«Un riconoscimento - dice Viggiano - riservato solo a quelle persone che come Francesco, nel corso di un intero anno, lavorano per i diritti umani e la dignità di tutte le persone».
«Non dico nulla, solo grazie» ha dichiarato un emozionatissimo Presta.