Dopo la Camera anche il Senato ha approvato la legge sugli aiuti ai piccoli comuni che ha come primo firmatario il presidente della commissione ambiente della Camera Ermete Realacci (al quale va un sentito ringraziamento per la passione con cui ha promosso e seguito questa legge nel solco della sua cultura politica) e che mi vede tra i firmatari della proposta di legge presentata il 15 marzo 2013.

Si tratta di una legge importante che parte da una moderna cultura ambientalista  e va incontro alle esigenze sociali delle popolazioni che vivono nei comuni che hanno meno di 5 mila abitanti, la grande maggioranza dei comuni italiani.

In Basilicata ne beneficeranno 102 piccoli comuni, situati su gran parte del territorio montano e collinare interno, collocati anche in aree protette nazionali e regionali.

La legge istituituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale economico e sociale che sarà messo a disposizione dei piccoli comuni con una cifra non ancora sufficiente, che si cercherà di aumentare con le prossime leggi di bilancio annuali.

Vengono incentivate le fusioni e la gestione comune dei servizi sociali, assistenziali, scolastici, postali. Si prevedono investimenti sulla viabilità minore, sulle frane, sui rimboschimenti, sulla prevenzione degli incendi e sulla protezione civile, la creazione di ciclovie turistiche e l'accesso ai finanziamenti per la banda larga.

Mi auguro che la Regione Basilicata riprenda quella cultura della programmazione partecipata e condivisa con i Comuni lucani, indispensabile per dare forza ed efficacia alla soluzione delle tante questioni che emergono nella fragilità e nella criticità (orografia e demografia) dei nostri territori.