AGR L’ultimo appuntamento del cartellone degli incontri storico culturali al Parco della Grancia di Brindisi di Montagna è dedicato all’approfondimento delle questioni dell’Unità d’Italia e del brigantaggio, da un angolo visuale del tutto particolare, che è quello della stampa dei principali paesi stranieri, in particolare, Inghilterra, Germania, Francia e Stati Uniti. L’appuntamento è per questo pomeriggio alle ore 17,30. Insieme al direttore del Parco, Nicola Manfredelli e a Gianpiero Perri, ne parleranno il professor Alfonso Conte e il ricercatore Giovanni Ferrarese, dell’Università di Salerno, coautori, insieme ad altri studiosi, del volume “La prima emergenza dell’Italia unita”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dal direttore del Parco della Grancia, Nicola Manfredelli, in cui spiega: “Il libro, curato da Gabriele Paolini per l’editore Polistampa, raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Salerno nel 2013 e promosso dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia in collaborazione con le Università di Firenze e Salerno. Il volume fornisce una riflessione storiografica sul fenomeno del brigantaggio, prima e più grave emergenza dell’Italia unita. Nel 1861, con l’unità politica, si poneva in tutta evidenza - contiuna Manfredelli - quella che poi sarebbe stata chiamata la questione meridionale: gli studiosi che hanno preso parte ai lavori si sono occupati di evidenziare la difficile presa di coscienza delle forze parlamentari, la valutazione che del fenomeno fornì la stampa internazionale, il giudizio elaborato dalla storiografia.
Primo merito del libro è dunque quello, per nulla scontato, di un approccio filologicamente e scientificamente rigoroso al problema, che si concretizza – ed è il secondo titolo di merito da riconoscere al lavoro – in una serie di contributi ampia e articolata, capace di suggerire, se non proprio di rendere, la complessità di un fenomeno al contempo sociale, politico, economico e militare, non trascurandone aspetti meno frequentati dalla letteratura. Distribuiti in tre sezioni dedicate rispettivamente al quadro interno, al giudizio internazionale ed alla storiografia, i tredici saggi che compongono il volume esaminano infatti brigantaggio e questione meridionale, non solo nell’analisi che di questi fenomeni venne fatta dalla classe dirigente e da altri protagonisti meno fortunati del Risorgimento come i democratici e la Chiesa cattolica, ma anche – conclude la nota - nella percezione che ne ebbero alcuni dei principali osservatori stranieri”.