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Si è conclusa con grande successo la quinta edizione del Premio Dinu Adamesteanu, la kermesse organizzata dall’associazione culturale Idealmente nella persona del suo presidente Franco Labriola, patrocinata dall’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, dal Ministero della Cultura, dalla Regione Basilicata, dall’Upi Basilicata, dalla Provincia di Matera, dal Comune di Policoro e dal Gal Start 2020. I riconoscimenti decisi da un comitato tecnico scientifico sono stati assegnati nel corso della cerimonia di premiazione, in Piazza Eraclea, a Policoro, a personalità prestigiose come l’Ambasciatrice di Romania in Italia, San Marino e Malta, Sua Eccellenza, Gabriela Dancau, per le sue encomiabili competenze dimostrate nei rapporti con l’Italia e per aver saputo rappresentare con onore il nome del Maestro Dinu Adamesteanu. Nel corso della serata il già ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito, premiato nell’edizione del 2019, ha inviato un videomessaggio di saluto all’ambasciatrice, successivamente premiata dal primo cittadino di Policoro, Enrico Bianco, e dal consigliere regionale Piero Marrese. In occasione del momento solenne di conferimento del premio sono salite sul palco Cristina Ungureano, la nipote del Maestro Adamesteanu, in rappresentanza della famiglia, e la Console Generale di Romania, a Bari, la dottoressa Ioana Gheorghias, che ha ribadito l’importanza di promuovere relazioni culturali tra i due Paesi, Italia e Romania. Il premio è stato assegnato, anche, all’architetto Pietro Laureano, consulente Unesco, autore delle relazioni che hanno portato all’inclusione dei Sassi di Matera e del Parco del Cilento nell’elenco dei patrimoni dell’umanità, per il rilevante e mirabile lavoro dedicato alla ricerca e allo studio dell’archeologia naturalistica; al dott. Antonio Affuso, archeologo, Presidente di “Archeoart”, perché con le sue competenze e il suo prezioso lavoro dedito a diffondere e promuovere lo studio dell’archeologia contribuisce alla conoscenza della storia antica nei giovani della Basilicata e nei cittadini del mondo; al dott. Nino Cartabellotta, fra i maggiori esperti di ricerca e sanità del nostro Paese, autorevole presidente e coordinatore scientifico della Fondazione indipendente “Gimbe”, per la sua grande professionalità e il suo proficuo impegno finalizzato a salvaguardare, difendere e preservare la sanità pubblica e il diritto alla cura. Il presidente ha rilasciato una video intervista alla giornalista Antonella Gatto, in cui si è soffermato sulle problematiche che affliggono il servizio sanitario nazionale e su cosa sia necessario fare per garantire equità e sostenibilità. Quest’anno la vincitrice del Premio speciale alla carriera è stata l’attrice Anna Ferruzzo, artista versatile e protagonista sia a teatro che sul piccolo e grande schermo, premiata per le pregevoli abilità artistiche e le sue ammirevoli doti. Ad intervistarla Antonio Orlando, deus ex machina della trasmissione “Vox Libri”, con la regia di Nicola Decio Dimatteo. Una serata ricca di emozioni, quella condotta dalla giornalista Antonella Gatto, cominciata con il ricordo commosso del compianto scrittore e giornalista Mario Trufelli, che ha raccontato nel capolavoro “L’ombra di Barone- Viaggio in Lucania”, insieme all’illustre archeologo Adamesteanu, la Magna Grecia lucana. L’artista Giovanni Marchetta in arte Margiò, oltre ad aver realizzato il premio di questa edizione, ha dato vita all’opera “Eu sunt il Maestro”, donata al Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro e ritirata dal direttore, Carmelo Colelli, intervenuto alla manifestazione culturale insieme alla direttrice Regionale Musei Basilicata, l’architetto Annamaria Mauro. La sezione artistica del Premio denominata “Archeologia dell’anima” ha visto come protagonista la giornalista ed attrice Roberta La Guardia che si è cimentata in un reading di poesie di Rocco Scotellaro. Il Premio di Studi Adamesteanu è stato assegnato, in questa edizione, all’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Fermi” di Policoro per il progetto inclusivo di laboratorio ceramica artistica “Mani in Magna Grecia”: gli studenti attraverso la manualità artistica hanno regalato un momento di conoscenza della Magna Grecia lucana e della città di Herakleia. Il giornalista Salvatore Verde, durante la lettura della motivazione che ha portato all’assegnazione del premio, ritirato dalla dirigente scolastica, la prof.ssa Giovanna Tarantino, ha sottolineato che il Fermi riceverà un premio in denaro di 1.500 euro per l’acquisto di materiali ed attrezzature. Nel corso della serata è stato proiettato, anche, il trailer del corto documentale “Dinu”, progetto in itinere messo in campo da un gruppo di giovani policoresi, del Parerga Studio, per celebrare la memoria dell’insigne studioso e soprintendente, precursore dell’aerofotografia archeologica. A curare gli intermezzi musicali nel corso della serata è stato il musicista Salvatore Visaggi.

Il reportage fotografico della serata.
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