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BAS Anche la Basilicata ha la sua Biblioteca dei Libri Viventi. Un organismo speciale fatto di storie in carne ed ossa che più che farsi leggere, amano farsi ascoltare. La Biblioteca dei Libri Viventi è composta da persone che si rendono disponibili a raccontare le proprie esperienze e a confrontarsi con gli altri. E' una situazione singolare e alternativa di lettura nella quale il racconto di storie veramente vissute si colorano di emozioni e stati d’animo, le parole emanano odori e profumi. E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Eva Bonitatibus, presidente Circolo culturale Gocce d’Autore. 
“In Basilicata la Biblioteca nasce per volontà dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, sezione di Potenza, e del Circolo culturale Gocce d’Autore. Dopo un primo appuntamento svoltosi nello scorso mese di settembre dedicato ai libri viventi, il 26 ottobre alle ore 18,00 presso la sede di Gocce d’Autore in vico F.lli Marone 12 a Potenza nasce la prima Biblioteca dei Libri Viventi della Basilicata. Una data non casuale perché ricade l’anniversario dell’Unione italiana ciechi fondata nel 1920 da Aurelio Nicolodi, Ufficiale dell’esercito nella Prima guerra mondiale, e della nascita di Gocce d’Autore che nel 2011 teneva il suo primo appuntamento della sua prima rassegna letteraria, musicale e artistica. 
La Biblioteca dei Libri Viventi si presenta come una qualsiasi biblioteca, con i libri da prendere in prestito, i bibliotecari, un catalogo di titoli disponibili e infine lettori e lettrici. Ogni lettore può prendere un libro scelto da un catalogo, solitamente per una conversazione di circa mezz'ora, durante la quale i Libri raccontano la propria esperienza di vita rispondendo a domande poste dai Lettori. Le storie che si potranno ascoltare sono le seguenti: Luce all'alba di Carmine Donnola, L'aratro e le stelle di Mauro Nardozza, Potenza Capoluogo di Rosario Avigliano e Storia di un incontro di Anita e Angelo. 
La Biblioteca dei Libri Viventi è un modo per costruire una comunità attraverso l’incontro, il dialogo tra le persone, il riconoscimento delle differenze. E poi le comunità sono costruite dalle storie: la vita vissuta sembra offrire una conoscenza più concreta e più vicina alla realtà dei singoli delle parole scritte su un libro. In una società premoderna uno scambio del genere era una componente "naturale" della vita sociale, oggi è un evento che deve essere organizzato e mediato. L’evento intitolato “Storie di un incontro” rientra nel cartellone dell’Autunno letterario “La cultura fa 90” promosso dall’Amministrazione comunale del capoluogo lucano”. 

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