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AGR “Ancora una volta, la politica accoglie una spinta che parte dagli imprenditori del settore ortofrutta del Metapontino, e prova a promuovere nuove opportunità con i piccoli frutti ed il lampone in particolare. Dopo aver raggiunto la leadership di prima regione italiana con la fragola oggi la Basilicata prova ad inserirsi in un mercato emergente, che farà registrare già buoni numeri a partire dal 2018.” 

Lo ha detto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia intervenendo al seminario organizzato a Scanzano da Assofruit e che ha visto la partecipazione delle Organizzazioni dei produttori (Op) e dei vivaisti specializzati fare il punto sulle possibilità e la programmazione per il futuro. 

“Un know how importante nel settore – ha proseguito Braia - dal vivaismo alla coltivazione fuori suolo, sta caratterizzando la fascia ionica del Metapontino, traino dell’agroalimentare di qualità della Basilicata, settore per il quale, a partire proprio dall’ortofrutta, è sempre più necessario andare nella direzione della Zes che lega il porto di Taranto al Materano e che trovi compimento nella piattaforma logistica dell’agroalimentare in Val Basento. 

Interessanti, per mettere a compimento la sperimentazione già in atto relativa ai lamponi e accrescere la produzione, saranno i bandi del Psr Basilicata 2014-2020 di prossima uscita come la misura 16.2 destinata alla ricerca. 

Le Op presenti a Scanzano questa mattina, che già complessivamente producono lamponi in Basilicata su oltre 12 ettari di territorio per oltre 180 tonnellate, prevedono infatti un incremento del fatturato riferito ai lamponi nei prossimi anni che la politica è pronta a sostenere nelle modalità più adeguate perché, da un territorio particolarmente vocato, come accaduto per la fragola, si possa magari riuscire a candidare la nostra regione come leader di settore. 

Mentre a livello nazionale, purtroppo, il consumo di frutta è in calo e bisognerebbe potenziare le iniziative volte a incentivare le sane abitudini alimentari, quello dei cosiddetti berries e piccoli frutti triplica negli ultimi sette anni e, nello specifico del lampone, aumenta del 156%. Oltre 161mila tonnellate di lamponi sono commercializzate in Europa e l’Italia è il quarto paese tra i players dei maggiori produttori, con le regioni del sud che vedono una notevole crescita e apprezzamento per la qualità da parte del mercato. 

La domanda di piccoli frutti sul mercato italiano ed europeo è in forte crescita, in particolar modo nei mesi invernali. Le varietà sperimentate in Basilicata stanno dimostrando una grande adattabilità alle condizioni pedo-climatiche delle aree mediterranee, garantendo una produzione da novembre a giugno che diventa complementare a quella estiva proveniente dalle regioni del nord Italia. 

Proprio grazie alla Basilicata, quindi, il mercato italiano potrebbe arrivare presto a disporre di una produzione di piccoli frutti per 365 giorni l’anno. 

La coltivazione dei lamponi fuori suolo del Metapontino, inoltre, non spreca né acqua nè nutrienti che vengono rimessi nel ciclo produttivo ed è una caratteristica che, in tempi di cambiamenti climatici, siccità e abbassamento dei livelli di erogazione idrica per l’agricoltura, per la nostra Regione e nel resto d’Italia, rimane sulla gestione sostenibile delle risorse, con prodotti di grande qualità e resa, in questo particolare areale. 

Si esce quindi - conclude Braia - con questa annata da una fase di sperimentazione per entrare in piena produttività e programmazione per il futuro. Le novità relative alla produzione di piccoli frutti e lamponi di Basilicata saranno presentate dai principali player lucani ai prossimi eventi internazionali di settore come il Macfrut e Frutilogistica, per i quali la Basilicata ha già assicurato la sua presenza con le principali Op della nostra Regione.” 

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