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AS Il prossimo 28 dicembre, nella cornice del conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza andrà in scena 'Life in a day', uno spettacolo di “teatro, musica e danza”. Parte del ricavato di 'Life in a day' verrà devoluto all’Associazione Italiana Persone Down di Potenza. 

La rappresentazione, pensata e messa in scena dall'associazione culturale veneta, ma con radici lucane, degli 'Enarmonici', racconta, in musica, parole e danza, alcune fasi importanti della vita umana: dalla nascita al primo bacio, dall’avvento della terza età al ‘declino’ della morte. Fa questo, “attraverso la metafora di una giornata che comincia all’alba e si conclude dopo il tramonto”. 

L’idea di 'Life in a day' nasce dall’incontro di molteplici competenze messe in campo da studenti universitari che, a febbraio 2017, hanno fondato l’associazione culturale “Gli Enarmonici”. Un’associazione composta da musicisti, da ballerini, attori e scrittori. 

I dieci brani suonati durante lo spettacolo sono inediti di Salvatore Russotto, studente di Piano Jazz al conservatorio di Padova e presidente dell’associazione culturale. I brani sono pensati per un ensemble di venti elementi e al loro interno è presenta una commistione di vari stili: dal classico al moderno, passando per il jazz e per sonorità elettroniche e sperimentali. Alcune parti musicali sono scritte, altre sono improvvisate al momento al pianoforte. 

I testi recitati dagli attori in scena appartengono a Francesca Cicculli, mentre un corpo di ballo, stile moderno contemporaneo accompagna alcuni dei brani suonati dall’orchestra, con delle coreografie di Marisa Tramutola, Giusy Carella e Natascia Albonetti. 

L’associazione culturale “Gli Enarmonici”, sottolinea il suo presidente Russotto, “nasce con l'intento di unire diverse discipline per dare vita ad un'unica forma d'arte. Con progetti e spettacoli originali -aggiunge Russotto- vogliamo far percepire il fascino della realtà che ci circonda, attraverso le note, i movimenti del corpo, le parole, le immagini”. 

“LIFE IN A DAY”: UNO SPETTACOLO SUL CICLO DELLA VITA AL CONSERVATORIO G. DA VENOSA 

Il prossimo 28 dicembre, nella cornice del conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza andrà in scena 'Life in a day', uno spettacolo di “teatro, musica e danza”. Parte del ricavato di 'Life in a day' verrà devoluto all’Associazione Italiana Persone Down di Potenza. 

La rappresentazione, pensata e messa in scena dall'associazione culturale veneta, ma con radici lucane, degli 'Enarmonici', racconta, in musica, parole e danza, alcune fasi importanti della vita umana: dalla nascita al primo bacio, dall’avvento della terza età al ‘declino’ della morte. Fa questo, “attraverso la metafora di una giornata che comincia all’alba e si conclude dopo il tramonto”. 

L’idea di 'Life in a day' nasce dall’incontro di molteplici competenze messe in campo da studenti universitari che, a febbraio 2017, hanno fondato l’associazione culturale “Gli Enarmonici”. Un’associazione composta da musicisti, da ballerini, attori e scrittori. 

I dieci brani suonati durante lo spettacolo sono inediti di Salvatore Russotto, studente di Piano Jazz al conservatorio di Padova e presidente dell’associazione culturale. I brani sono pensati per un ensemble di venti elementi e al loro interno è presenta una commistione di vari stili: dal classico al moderno, passando per il jazz e per sonorità elettroniche e sperimentali. Alcune parti musicali sono scritte, altre sono improvvisate al momento al pianoforte. 

I testi recitati dagli attori in scena appartengono a Francesca Cicculli, mentre un corpo di ballo, stile moderno contemporaneo accompagna alcuni dei brani suonati dall’orchestra, con delle coreografie di Marisa Tramutola, Giusy Carella e Natascia Albonetti. 

L’associazione culturale “Gli Enarmonici”, sottolinea il suo presidente Russotto, “nasce con l'intento di unire diverse discipline per dare vita ad un'unica forma d'arte. Con progetti e spettacoli originali -aggiunge Russotto- vogliamo far percepire il fascino della realtà che ci circonda, attraverso le note, i movimenti del corpo, le parole, le immagini”.