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AGR E’ stata inaugurata questa mattina a Matera, la nuova sede del Dipartimento provinciale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Basilicata (Arpab), situata nella zona Paip 1. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il direttore generale dell’Arpab, Edmondo Iannicelli ed il vicesindaco di Matera, Nicola Trombetta, che ha portato i saluti del primo cittadino Raffaello de Ruggieri. 
Nel corso dell’inaugurazione, definita dal governatore Pittella “simbolo di una ritrovata efficienza dell’agenzia”, è stato evidenziato che “grazie anche all’irrobustimento delle strutture, crescono le potenzialità di approfondimento e di controllo per il cittadino sulle tematiche ambientali. Un’Arpab forte garantisce i controlli e un monitoraggio costante nonché una presa diretta sul territorio”. 
La nuova sede dell’Arpab è una struttura di 1800 metri quadri, il cui costo complessivo ammonta a 4 milioni di euro. Al personale già in servizio si aggiungeranno altri 26 interinali, mentre la Regione ha investito 40 milioni di euro che permetteranno di assumere altre 80 unità lavorative e di provvedere all’acquisto di nuove attrezzature. “Arpa con la Fondazione ambientale e la Fondazione biomedica insieme al Dipartimento Ambiente della Regione – ha detto il direttore generale Iannicelli - svolge una funzione importante che viene spalmata su tutto il territorio regionale. A questo si aggiunge una proficua collaborazione con il Cnr e un accordo virtuoso con Ispra, nonché un rapporto proficuo con le forze dell’ordine che svolgono un ruolo importante di prevenzione e repressione”. Sono stati ricordati, inoltre, i momenti difficili dello scorso anno, “con il caso Cova, che ci ha insegnato che in passato non ci sono state le attenzioni dovute”. ”Tante – ha proseguito Iannicelli - sono le emergenze ambientali. L’azione del controllo dell’Arpab sull’impianto ex Itrec a Rotondella è particolarmente attenzionata. Il torrente Gravina e la cementeria a Matera sono luoghi che ci consegnano potenzialmente qualche criticità. È compito nostro della Regione e dell’Arpab - vigilare sulla qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo”. 

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