BAS Laureato o diplomato in agraria, under 35 anni, appassionato di biologico e di innovazioni: è l’identikit del giovane imprenditore agricolo lucano tracciato all’Assemblea regionale dell’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) Cia ieri a Senise. I giovani che lavorano e vivono nei campi - è stato detto - oggi sono tutti un pò eroi, giovani che devono confrontarsi ogni giorno con crisi di mercato, calamità naturali, danni da fauna selvatica, siccità a differenza dei loro coetanei che hanno scelto di andare via dietro una scrivania a Milano o in un’azienda europea.
A Senise guardare il più grande invaso d’Europa in terra battuta a fine gennaio semivuoto – sottolinea Rudy Marranchelli, presidente Agia Basilicata - fa paura specie ai giovani che senza acqua non possono produrre quello e quanto vorrebbero. Poi si mettono di traverso la burocrazia, i ritardi anche se durante i lavori dell'assemblea sono arrivate risposte su alcuni argomenti trattati e che riguardano biologico, integrato, primi insediamenti, semina su sodo e indennità compensativa.
Gli agricoltori hanno tirato un sospiro di sollievo per l’annuncio dell’assessore Braia che saranno sbloccati da AGEA entro fine marzo oltre 28,7 milioni di euro, di cui già emesso il decreto per 3,360 milioni di euro, ulteriori 10,4 milioni di euro entro il 28 febbraio e la rimanente parte entro il 31 marzo prossimi. Sulla misura 6.1 particolare attenzione da parte dell'Assemblea, strumento necessario per l’avvio della fase di start-up della giovane azienda che ha presentato un piano innovativo e se si parla d’innovazione e d’impresa sappiamo quando è importante anche il fattore tempo.
In assemblea sono state raccontate anche storie belle, storie “inverse” come quelle di due giovani che lasciano il lavoro al nord, Cosimo Gaudiano (l’insegnamento in Emilia Romagna e Attilio DeMatteis il suo lavoro a Bergamo) per "ritornare alla terra", la terra come strumento per programmare un futuro nei luoghi degli affetti.
Il Presidente del Consiglio Regionale Franco Mollica si è schierato apertamente dalla parte dei giovani, le conclusioni dei Presidenti Nazionali MAria Pirrone (AGIA) e Dino Scanavino (CIA).
“I giovani vanno incentivati a intraprendere la ‘carriera’ agricola, anche dando servizi come la banda larga e una viabilità sostenibile – ha detto il presidente Cia, Dino Scanavino. “I giovani si avvicinano all’agricoltura soprattutto tramite gli istituti e le Facoltà di agraria- sottolinea - ma in realtà il turnover degli imprenditori è ancora molto basso, in media del 5-6%: è troppo poco”.
Per questo, sostiene il presidente Cia, occorre “lavorare per dare opportunità ai giovani legate anche alla qualità della vita nelle aree rurali”. Scanavino parla in particolare di banda larga e di viabilità sostenibile. “Sono elementi che possono convincere i giovani a insediarsi- sostiene il presidente Cia- perchè hanno necessità di vivere in un ambiente che li tiene in collegamento col mondo”. Se questo aspetto viene “agevolato- insiste Scanavino- avremo più giovani e la nostra agricoltura potrà essere rinnovata in modo più deciso”.
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