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“Esattamente trascorsi due anni e l’episodio, quasi allo stesso punto, si è ripetuto: era  Gennaio 2016 quando un pullman della linea Marconia-Novasiri- Rocca Imperiale pieno di studenti si incendiò sulla Statale 106 in direzione Nova Siri e solo la buona sorte evitò il dramma. Oggi, gennaio 2018, stesso copione: viaggiatori, tutti studenti, di un autobus di linea  diretto a Marconia di Pisticci lungo la strada  statale 106, all’altezza di Scanzano ionico, è stato interessato da un incendio. Oramai è consuetudine in Regione Basilicata: gli innumerevoli episodi dei pullman che vanno a fuoco lungo le strade ‘mulattiere’ del nostro territorio, non fa notizia – scrive in una nota il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano –. Sarà un ennesimo episodio dimenticato, nessun minimo riferimento sarà trasmesso dai media su quella che malauguratamente oggi poteva essere un’ennesima disgrazia: nessuno studente è per fortuna rimasto ferito. Per l’Ugl è grave, non si può sottacere e né tantomeno sottovalutare: cosa bisogna aspettare? Che ci scappi il morto o la tragedia prima che le Autorità competenti avviino un’immediata verifica dello stato di affidabilità degli autobus che circolano in Basilicata? La Regione Basilicata cosa sta facendo? Questo nuovo episodio ricollega ai tanti incidenti simili che l’Ugl prontamente ha sempre denunciato ma, assoluto disinteressamento da parte delle Istituzioni. A tutt’ora nulla è cambiato, si continuano ad utilizzare autobus che non conoscono un minimo di manutenzione. Siamo stanchi di denunciare, non ci fermeremo certamente. Quanto accaduto ai ragazzi non è di poco conto. L’auspicio dell’Ugl – conclude Giordano – è che la Regione Basilicata avvii le dovute urgenti verifiche e che le autorità di controllo siano molto severe nel far rispettare a tutte le aziende codice e normative riguardanti il trasporto servizio pubblici sicuri, che il Prefetto di Matera interverrà: anche questa volta il pullman era carico di ragazzi, i nostri figli, e li trasportava a scuola con la speranza di arrivare. Valgono davvero così tanto gli interessi politici? Tanto da poter mettere a rischio la vita di centinaia di persone? Ai posteri l’ardua sentenza, per adesso possiamo ancora dire che è andata bene così”.