Ma il conto più salato lo presenteranno i cittadini per il danno causato al territorio
Cestari: “Adesso Regione e Consorzio paghino tutte le fatture sospese”
Il 18 marzo, giorno di consegna delle chiavi della struttura, si avvicina e del bando di gara per l’affidamento della Pista Mattei nessuna traccia. L’ennesima occasione mancata per Matera e la Basilicata. Eppure le condizioni per dotare la Basilicata di un suo aeroporto nel 2019 c’erano tutte. Evidentemente ci si accontenta del “favore” dei vicini pugliesi, di aggiungere il nome Matera a quello di Bari per ritenere risolta la questione infrastrutture. Per Winfly, che si era aggiudicata la gestione dell’aviosuperficie nel 2014, a questo punto, non ci sono altre vie che quelle legali per richiamare Regione Basilicata e Consorzio industriale alle proprie responsabilità. “Il loro lassismo - denuncia l’ingegner Alfredo Carmine Cestari - vanifica il lungo e faticoso percorso compiuto da Winfly per arrivare alla trasformazione dell’aviosuperficie Mattei in aeroporto di III livello”.
Dopo aver negato il rinnovo di altri tre anni, previsto dal contratto di gestione, senza la necessaria proroga per garantire la continuità del servizio, infatti, si determinerà la decadenza immediata di ogni requisito che la struttura ha ottenuto dall’Enac, tra cui la Part 145 per l’organizzazione di manutenzione aeronautica, manutenzioni programmate, non programmate e servicing, ispezioni di linea ed ispezioni speciali, il COA (Certificato di Operatore Aereo), la Licenza di vettore aereo e il TPP autorizzazione al trasporto pubblico passeggeri.
Un danno, insomma, non solo per la società Winfly, ma per l’intera area che rischia di vedere sfumata così l’opportunità storica di dotarsi finalmente di un’infrastruttura di vitale importanza per il reale sviluppo non solo dell’area industriale ma anche del distretto del turismo lucano.
“Invece di dare risposte al territorio - sottolinea Cestari - si continuano a regalare soldi per l’aeroporto di Pontecagnano. D’altra parte, certe cambiali elettorali vanno pagate ma non certo a spese dei lucani.
Dalla pista aeroportuale di Pisticci, che dista da Potenza 85 km e 40 km da Matera, con le stesse somme date a Pontecagnano, si potrebbero garantire oltre 3000 ore di volo e il trasporto di 120.000 passeggeri; con una sosta media di 3 giorni si otterrebbe un volume di affari di circa 36 milioni di euro, con un costo medio a carico del cittadino per raggiungere Roma e Milano di circa 60 euro, vale a dire più economico del biglietto per il Frecciarossa, e una ricaduta occupazionale di almeno 50 posti diretti e oltre 3500 indiretti tra turismo, agricoltura e attività produttive e sociali”.
A questo si aggiunga che l’aeroporto di Pisticci, per la sua posizione strategica permette un veloce raggiungimento aereo delle aree periferiche dell’intero territorio e può essere fondamentale per la prevenzione e repressione degli incendi boschivi, oltre che per il trasporto sanitario (eliambulanza e aeroambulanza). Winfly, essendo titolare di certificato di operatore aereo IT.AOC.156, avrebbe potuto garantire servizi di aeroambulanza e trasporto organi, attraverso l’utilizzo di due aeromobili disponibili H24 ,pronti ad assicurare voli notturni da Napoli e Bari, e diurni da Pisticci. “Siamo costretti a lasciare e - dichiara l’amministratore di Winfly - a rinunciare a un progetto in cui abbiamo creduto, forse da soli, fino in fondo. Adesso Regione e Consorzio paghino tutte le fatture sospese e togliamo il disturbo. Tanto il conto più salato, dopo il primo acconto del 4 marzo, glielo presenteranno i lucani a novembre. E’ ai cittadini che questi incompetenti politicanti dovranno spiegare lo sperpero di denaro pubblico e la mala gestione di questi anni“.