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“Se una cosa ha insegnato la vicenda dell'acqua potabile, appena conclusasi, è che la Basilicata non merita le istituzioni e ancora di più, non merita i dirigenti che le istituzioni lucane hanno messo a capo di enti importanti che ci hanno regalato in questi giorni un vero ginepraio. Il ginepraio è una faccenda intricata, di difficile soluzione. Questo sostantivo per quanto utilizzato di frequente, non deve essere assolutamente accostato a temi sacri come quello dell’acqua. Ma in Basilicata non è così, in Basilicata vige questa sorta di confusione anche quando si parla di temi sacri come quello dell’acqua.” È quanto si legge in una nota sulla situazione acqua potabile del movimento politico “Policoro Pragmatica”.
“Quando si innescano queste situazioni tutti ci sentiamo autorizzati a dire la nostra, a farci il nostro “film”, e la conseguenza, è facile da intuire, è solo quella di fornire una cattiva informazione, è facile fare del populismo su temi appunto così importanti, ed è ancora più facile che non si sappia più dove sia la verità.
Ma senza ombra di dubbio la colpa non è del cittadino che spaventato e proiettato appunto nella confusione più totale dice la sua. Di chi è la colpa? Potrebbe essere di chi avrebbe dovuto, immediatamente fare chiarezza? o di chi avrebbe dovuto rassicurare o se il caso allarmare, ma con in mano elementi oggettivi, come “semplici” analisi CERTE? No, in Basilicata non è così, anche se AqL, ARPAB e ASM hanno al loro interno fior fiori di “cervelloni” retribuiti profumatamente, enti che pesano e non poco sulla collettività, l'impressione che il cittadino ha avuto in questi giorni è che sembra che questi enti giochino a pingpong con l’acqua mandando in confusione la gente che li vede litigare pubblicamente come bambini che non si mettono d’accordo su chi contare al gioco del nascondino, Enti che scopriamo non avere laboratori accreditati, scoperta di questi giorni, e quindi è lecito chiedersi fino ad oggi a che gioco hanno giocato? A che servivano le analisi che facevano se non erano accreditate? Una Regione che ospita ITREC, Valbasento, estrazioni petrolifere di ogni genere, merita questo?”



“E quindi? - si chiede Policoro Pragmatica - E quindi non lamentatevi se la gente non crede più nelle istituzioni, non lamentatevi per il chiasso mediatico che metterà in ginocchio il nostro turismo e la nostra agricoltura. Per questo enorme ginepraio la Regione è responsabile sola ed indiscussa perché ha permesso negli anni a questi Enti essere, paradossalmente, “utili inutili” e Pittella deve dimettersi per non essersi reso conto di tutto questo.”
“Quindi – conclude - piuttosto che esigere l'acqua potabile, che è un diritto di tutti inalienabile e per tanto non andrebbe richiesto, noi lucani dovremmo esigere Enti a servizio del cittadino e non della politica come invece è sempre stato fino ad ora. Ed i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti, mai come adesso.”