La diffusione della notizia della revoca dei fondi per la bonifica delle zone SIN, a più riprese commentata e strumentalizzata, impone che venga fatta chiarezza nell'iter di un procedimento iniziato diversi anni fa e che sembra non essere mai approdato a niente.
Ripercorrendo la storia recente della bonifica della Valbasento, si deve evidenziare che in data 19 giugno 2013 veniva sottoscritto l'Accordo di Programma Quadro tra Ministero dell'Ambiente e Regione Basilicata, che definiva gli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda e dei SIN di Tito (4 interventi) e Valbasento (6 interventi), soggetto attuatore la Regione Basilicata, per una somma complessiva di oltre 46 milioni di euro, 23 dei quali destinati al SIN Valbasento. Dopo appena un anno, accumulatisi già i primi ritardi, è stato individuato per ognuno dei 10 interventi un responsabile del procedimento diverso, anziché un RUP unico per tutti i progetti, ma i ritardi sono continuati a causa di problemi tecnico-amministrativi ed integrazioni delle convenzioni con ISPRA, ARPAB, ISS. Ulteriori complicazioni sono sorte in relazione al SIN di Tito, in cui nel 2013 sono state rinvenute sostanze radioattive nel sito della ex Liquichimica, che hanno reso necessario un sub procedimento e la nomina di apposita Commissione Prefettizia per l'analisi del progetto di caratterizzazione radiologica.
Per effetto del decreto "Sblocca Italia" (d.l. 133/2014, convertito in l. 164/2014 e successive modificazioni), i finanziamenti degli interventi che non hanno raggiunto al 30 giugno 2016 l'OGV (ovvero l'obbligazione giuridicamente vincolante, coincidente con l'aggiudicazione provvisoria ex art. 11 d-lgs 163/2006), sono stati revocati ed accantonati in un apposito fondo istituito presso il Ministero dell'Ambiente; la Regione è in attesa di ottenere l'accesso a tali somme per procedere a pubblicare i bandi di gara relativi all'affidamento degli interventi che non hanno raggiunto l'OGV.
Per quanto riguarda più specificamente gli interventi relativi al SIN Valbasento che ricadono nel territorio di Pisticci, il progetto di "Completamento esecuzione della caratterizzazione dell'area ex Pista Mattei", valore 1,72 milioni di euro, con relativi atti di gara è stato approvato con DGR n. 1347 del 20/10/2015, mentre la procedura di gara, (con raggiungimento dell'OGV in data 15.04.2016) si è conclusa con l’aggiudicazione definitiva in data 6/9/2016 con Determina 23.AA2016/D.00058 del 7.09.2016. Il 12 gennaio 2017 è stato firmato il contratto di appalto con la ditta aggiudicataria.
Non ha, invece, raggiunto l'OGV (e pertanto confluirà nel fondo nazionale), l'intervento di "Completamento messa in sicurezza e bonifica acque di falda delle sole aree di competenza pubblica", valore 10,80 milioni di euro, particolarmente complesso perché esteso ad aree ricadenti in tre comuni Pisticci, Salandra e Ferrandina. L’ISPRA, incaricato della progettazione preliminare, ha ritenuto opportuno suddividere gli interventi di messa in sicurezza in tre lotti (Salandra, Ferrandina e Pisticci), prevedendo una campagna di campionamento sulla rete di piezometri esistenti ed ulteriori analisi che sono state effettuate da ARPAB. Il progetto preliminare, discusso nella Conferenza di Servizi del 12.11.2015 è stato adeguato da ISPRA alle osservazioni emerse in tale sede e trasmesso alla Regione Basilicata nel marzo 2016, ma non ancora assoggettato a gara.
Ha richiesto un ulteriore approfondimento delle attività di caratterizzazione (integrazioni approvate dal Ministero per l'Ambiente in Conferenza di Servizi del 16.05.2015), anche il progetto di "Bonifica dei suoli delle aree pubbliche nonché di quelle agricole colpite da inquinamento indotto", valore 3,26 milioni di euro, relativamente al quale sono in corso attività di progettazione per la revisione dell'analisi di rischio ed aggiornamento del Piano di Bonifica.
Ha, infine, raggiunto l'OGV in data 04.02.2015 l'intervento di “Completamento della caratterizzazione e completamento della progettazione della bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti del fiume Basento" importo 1 milione di euro, propedeutico alla messa in sicurezza e bonifica delle acque e sedimenti dell'asta fluviale del Basento all'interno del SIN Valbasento (intervento quest'ultimo che, proprio perché subordinato al completamento della caratterizzazione, non ha ancora raggiunto l'OGV). Con determina 23AA.2016/D.00056 del 7.09.2016, la procedura di gara è giunta ad aggiudicazione definitiva e in data 22.12.2016 è stato firmato il relativo contratto di appalto.
Questo lungo excursus serve a comprendere come la notizia della revoca dei fondi per la bonifica della Valbasento sia vera soltanto in parte, poiché non comporta l'automatica perdita di queste risorse, ma una loro redistribuzione che getta anche lo spettro del commissariamento degli interventi per superare i significativi ritardi che la Regione Basilicata ha accumulato in questi anni. Si possono ascrivere colpe "in vigilando" agli enti territoriali, e più specificamente ai Comuni interessati dal SIN in questi ritardi? Per favorire l'attuazione dell'Accordo di Programma Quadro del 2013 è stata istituita una Cabina di Regia interistituzionale per le attività di bonifica dei SIN (C.R.I.S.I.N.), quale organo di confronto e coordinamento tra gli enti territoriali e il Ministero, con il compito di verificare l'andamento degli interventi di bonifica, promuovere la divulgazione dei dati relativi allo stato di attuazione, predisporre rapporti periodici sulle attività svolte. Tra gli organi del C.R.I.S.I.N. è previsto un Comitato di indirizzo di cui fanno parte anche i Sindaci dei Comuni in cui ricade il SIN, e che ha una funzione consultiva e propositiva. Chi fino a ieri amministrava ed oggi accusa falsamente e strumentalmente a mezzo social un'Amministrazione in carica da meno di un anno, di aver avuto responsabilità nella revoca di fondi per interventi che, è bene ricordarlo, già al 30 giugno scorso (cioè 10 giorni dopo le elezioni), non avevano ottenuto l'OGV, che ruolo ha svolto nell'ambito di tali organi? Ha vigilato adeguatamente su un processo di revoca evidentemente già iniziato ed ormai prossimo alla conclusione? Ha mai informato i cittadini di quello che stava accadendo? E soprattutto, perché alla Conferenza di servizi sul SIN Valbasento, tenutasi presso il Dipartimento Ambiente il 16 maggio 2016 (in cui si discuteva, tra i punti all'ordine del giorno, degli interventi di adeguamento dell'area della Pista Mattei, del piano di caratterizzazione delle aree ex Metanolo di Pisticci, dello stato di attuazione dell'Accordo di Programma per la bonifica), il Comune di Pisticci, regolarmente convocato, a differenza dei Comuni di Ferrandina e Tito, non ha partecipato neppure in videoconferenza, come si evince dai verbali pubblicati sul sito del Ministero (http://www.bonifiche.minambiente.it/istruttorie_2016_37.html)? Evidentemente la campagna elettorale allora in corso, e per qualcuno mai finita, ha assorbito tutte quelle energie utili ad assumere nelle appropriate sedi istituzionali, quelle iniziative a tutela della salute pubblica ad oggi tanto sbandierate, ma negli effetti del tutto inconsistenti. Questa Amministrazione vigila sulla questione ambientale sin dal suo insediamento e sta svolgendo un costante ruolo di confronto con gli enti preposti, assumendo tutte le iniziative utili a fare chiarezza su un tema in cui, da troppo tempo ormai, si assiste solo a spettacolarizzazioni e strumentalizzazioni che di certo non hanno mai prodotto alcun bene per il territorio.
Avv. Viviana Verri
Sindaco di Pisticci
Ing. Salvatore De Angelis
Assessore all'ambiente