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BAS Confindustria Basilicata condivide e fa proprie le preoccupazioni espresse dalle aziende per le iniziative imprenditoriali relative alla realizzazione di impianti di trattamento della frazione organica di rifiuti nella zona industriale di San Nicola di Melfi e a una centrale termoelettrica di cogenerazione di energia a biomassa, nella zona industriale Jesce, a Matera. Per questo, invita tutte le istituzioni competenti a compiere ogni azione necessaria per scongiurare il rischio che i suddetti impianti vengano realizzati in aree dove sono già presenti attività industriali, tra cui anche alimentari, con essi incompatibili.

“Il grave pericolo che si corre è che importanti realtà produttive preesistenti sul territorio, estremamente significative per l’economia e l’occupazione regionali, siano costrette alla delocalizzazione, con un pesante danno in termini di restringimento della base industriale e di conseguente perdita di posti di lavoro”, è la ferma presa di posizione del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso.

“Siamo favorevoli alla realizzazione di tali impianti – ha continuato il presidente - ma chiediamo a voce alta che essi vengano localizzati in aree distanti dalle attività produttive già insediate. La convivenza con essi risulterebbe di fatto impossibile sopratutto per quelle eccellenze alimentari presenti sui territori interessati, che, tra l’altro, incontrano il crescente gradimento dei consumatori. Da parte nostra siamo pronti a compiere ogni sforzo necessario a sostenere questa posizione e non escludiamo azioni di fermo contrasto, nel caso in cui dovessero essere adottate scelte che vanno in direzione opposta”.

“Le produzioni industriali alimentari lucane rappresentano vere eccellenze e come tali vanno supportate con politiche adeguate di sostegno al comparto, anche lì dove siano richieste scelte coraggiose per tutelarne l’immagine di buona qualità”, ha dichiarato il presidente della sezione Industrie alimentari di Confindustria Basilicata, Paolo Forlano.

“E’ impensabile – ha aggiunto Pietro Di Leo, componente del Consiglio direttivo della sezione Industrie alimentari di Confindustria Basilicata – che sia in campo la concreta e scellerata ipotesi di trasformare importanti zone industriali della regione in zone di trattamento dei rifiuti. Soprattutto in questo momento in cui molti imprenditori - che già anni fa hanno scelto di compiere significativi investimenti sul territorio e che da tempo contribuiscono alla sua crescita – stanno portando avanti progetti per l’ampliamento delle proprie attività”.

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