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BAS "Sorridere alla vita. Non avere paura. Non arrendersi. Le difficoltà esistono per essere superate".

Sono questi i messaggi centrali della testimonianza di Alessandra Bisceglia, giovane giornalista morta a 28 anni a causa della malattia rara "malformazione vascolare". E' stata una ragazza tenace che ha realizzato nella sua vita il sogno di diventare giornalista RAI e ci è riuscita. Ha vinto lei sulla malattia realizzando il suo sogno. E' questo il messaggio che gli studenti dell'Einstein-De Lorenzo hanno ricevuto nel breve percorso svolto in due incontri con la Fondazione onlus W ALE (fondazione che si dedica allo studio e alla cura delle patologie vascolari dei bambini) che si è concluso nella mattinata di ieri, 24 marzo. A guidarli la psicologa della Fondazione Raffaella Di Cosmo: "Lo scopo di questo breve percorso che proponiamo alle scuole - ha detto - ha lo scopo di sensibilizzare i giovani sul valore della vita. In ogni giovane c'è qualcosa di speciale, ognuno ha una risorsa".

Gli studenti, circa un centinaio (referenti del recupero e progetti) hanno visto un breve video sulla vita della giovane Alessandra e rispondendo a un questionario, divisi in gruppi, hanno riflettuto sulla sua testimonianza ideando una proposta, alla luce delle riflessioni fatte, per realizzare un breve cortometraggio. E infatti, divisi in gruppi gli alunni hanno lavorato con i propri cellulari, utilizzando immagini, parole inedite, musiche e producendo così un breve corto (in totale 8 cortometraggi). "Una risposta speciale ad Alessandra - ha detto la psicologa Di Cosmo -, una sorta di ritorno che vuol essere una traccia a favore della vita". Al termine della mattinata tutti i corti sono stati visti in assemblea alla presenza della mamma di Alessandra, la presidente della Fondazione W ALE, Raffaella Bisceglia che commossa ha ringraziato gli studenti e la scuola. Un'iniziativa che conferma il rapporto di apertura tra scuola e territorio quale opportunità formativa per gli studenti all'interno del macro progetto ideato dalla dirigente Giovanna Sardone "Voglio crescere in una scuola Amica". Insieme agli alunni anche le docenti Funzioni strumentali, Maria De Carlo e Anna Grignetti che hanno coordinato i lavori e i docenti accompagnatori Loredana Molinari e Antonio Scaringi.

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