Va bene un nuovo regolamento ma non si penalizzino le aziende agricole e si salvaguardino le attività economiche presenti nell’area del Piano del Parco Appennino Lucano Val D’Agri-Lagonegrese. E’ di questi giorni la notizia che ha allarmato gli allevatori e le aziende zootecniche ricadenti nel territorio del parco, in merito all’approvazione di un regolamento che sarebbe oltremodo penalizzante per chi ha sede in quei territori. Se si vietano i pascoli in alcune zone, ove ricadono terreni di aziende agricole tradizionalmente destinate al pascolo e sui quali le aziende presentano domanda di aiuto al reddito previsti dalla PAC (Politica Agricola Comune), può venir meno la superficie pascolativa e ciò non permetterebbe più all’azienda di rispettare il carico minimo di bestiame ad ettaro previsto da AGEA e necessario per presentare la domanda annuale di aiuto prevista dalla PAC. Questo è solo uno dei tanti problemi che si verificherebbero con l’approvazione del nuovo regolamento così come è stato presentato. Si chiede, pertanto, l’estensione di quanto già previsto per gli habitat di Rete Natura 2000 su tutta la Zona A del Parco.
Inoltre, ritengo che sia giusto lasciare ai Comuni, e non cedere all’Ente Parco, l’autorizzazione per l’esercizio del pascolo su demanio pubblico, al fine di snellire e velocizzare le procedure di richiesta e concessione della fida all’azienda agricola. Queste sono solo alcune delle osservazioni e delle richieste di modifica al Regolamento che ho presentato all’Ente Parco e al Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, perché mi spenderò con tutte le mie forze per difendere quel territorio, gli allevatori e gli imprenditori agricoli da eventuali azioni che potrebbero ingiustamente penalizzarli.