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SI RINNOVA UN’ANTICA TRADIZIONE.

QUEST’ANNO RAPPRESENTAZIONE DELLA VIA CRUCIS VIVENTE

 In Italia sono tantissimi i  comuni dove tra maggio e settembre si svolge la Festa del SS. Crocefisso. Tra questi Colobraro con  una tradizione che si perde nel tempo (pare che risalga alla fine del XV secolo) documentata, tra l’altro, dall’esistenza della cappellina-altare del Crocefisso oggetto di particolare devozione, situata nella chiesa dell’Annunziata abbattuta oltre 40 anni fa per lasciare spazio a quella nuova.

Al culto del Crocefisso, riporta Michele Crispino nella sua monografia su Colobraro, la prima edizione risale al 1984, “è legato ancora tanto il popolo colobrarese il quale ne celebra un’apposita festa in due distinti momenti all’inizio ed alla fine del mese di maggio”.

Quest’anno le celebrazioni, organizzate dalla Parrocchia S. Nicola da Bari retta da Don Giovanni Lo Pinto, si svolgeranno sabato 20 e domenica 21 maggio mentre l’intera settimana è già densa di funzioni religiose mattutine (le Lodi) e serali (Rosario, Santa Messa e Novene) che si svolgono nella cappella di Santa Maria La Neve dove domenica scorsa, al termine della processione dalla chiesa dell’Annunziata, è stato deposto il SS. Crocefisso. 

Questa semplice ed antica chiesetta oggi restaurata, denominata in passato anche Santa Maria la Nova, situata appena fuori l’abitato sulla direttrice che porta sul monte Calvario, rappresenta “il ricordo storico più antico di Colobraro” edificata sui resti dell’antica laura basiliana di Santa Maria di Cironofrio, fondata da monaci greci intorno all’anno Mille e citata nella Relazione Gaudioso del 1735.

Per il 20 maggio, in questo importante e solitario luogo di culto, dopo le Lodi mattutine, alle 10.30 sarà celebrata la santa messa. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, nella piazzetta antistante l’attesa “Via Crucis vivente”; quest’anno non solo si arricchisce di nuovi contenuti ma si offre ai fedeli con una rappresentazione che vedrà impegnati circa 40 elementi tra interpreti e figuranti (tantissimi i giovani dell’associazione “Sognando il magico paese” che anima l’agosto colobrarese) i quali,  in costumi d’epoca, daranno vita alle diverse scene, dal processo a Gesù innanzi a Ponzio Pilato sino alla crocefissione.

Al termine della rappresentazione che documenta il legame sempre più stretto della comunità con le proprie tradizioni, processione del SS. Crocefisso sul monte Calvario e ritorno nella centrale chiesa dell’Annunziata con celebrazione della santa Messa. Da qui ripartirà alle ore 22.30 percorrendo la strada rotabile. Quella della processione notturna, alla quale partecipano solo gli uomini, è una tradizione che risale agli inizi del secolo scorso, voluta da coloro che avevano partecipato alla prima guerra mondiale e che tornati a casa vollero in questo modo testimoniare il loro ringraziamento.

Domenica 21 è prevista la celebrazione della S. Messa (ore 10.30) mentre nel pomeriggio (Ore 17.30) processione per le vie del paese ed al termine il rituale bacio alla reliquia presso la croce situata all’inizio della centrale piazza Regina Elena.