Come da copione accordo trovato nella maggioranza regionale sul Piano di Riordino Sanitario. Peccato che ancora una volta si tratta di un accordo al ribasso che più che soddisfare le legittime esigenze dei territori e dei cittadini, soddisfa la voglia di protagonismo di qualche consigliere di maggioranza e la solita smania di poltrone.
Le interlocuzioni di questi mesi della IV commissione consiliare con Comitati, rappresentanti dei cittadini e Associazioni non sono servite a nulla, se non a dare la parvenza di dialogo e di apertura da parte di una maggioranza che già aveva deciso come procedere e in quale direzione andare.
Così, senza sorprese di sorta ecco sfornato il dolce natalizio che purtroppo tutto è tranne che dolce per quelle comunità che si vedranno mortificare ancora una volta.
Il gioco era chiaro sin dall’inizio e anche per questa ragione abbiamo deciso di evitare inutili discussioni in commissione e abbiamo ridotto la presentazione di emendamenti. Abbiamo semplicemente provato a testare la maggioranza e la reale disponibilità ad un dialogo, prendendo atto del fatto che nessuna possibilità di mediazione e di confronto era possibile.
Rispetto a tale chiusura e alla mancanza politica di tornare indietro rispetto a scelte scellerate è chiaro che la nostra battaglia si sposterà in sede di discussione consiliare dove presenteremo tutte le nostre proposte di modifica di un piano profondamente sbagliato per la logica sottesa e per le soluzioni proposte.
Lo diciamo subito, al centro della riforma va messa la sanità pubblica e il rilancio del sistema sanitario regionale che purtroppo mostra gravi mancanze.
I territori e le esigenze dei cittadini devono essere il cardine di ogni discussione e non mere logiche contabili che portano alla distruzione del sistema di welfare.
Qualunque decisione dovrà essere discussa con i territori e non imposta da questo o quel burocrate, attraverso percorsi trasparenti e realmente condivisi. Inoltre l’ultima parola dovrà spettare sempre alla politica e non ai tecnici, è la politica che deve assumersi la responsabilità delle decisioni che si andranno a prendere e non certo questo onere va scaricato su tecnici e dirigenti.
Con questo spirito e con queste idee ci prepariamo ad affrontare la discussione in consiglio regionale, ma soprattutto ci prepariamo ad un anno di lotta sul territorio per salvaguardare il nostro patrimonio sanitario e potenziarlo.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata
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