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Ogni anno, il 23 maggio, si celebra la giornata della legalità per commemorare le vittime di tutte le mafie, ed in particolare, per ricordare la Strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, una delle prime donne in Italia ad intraprendere la carriera della magistratura, e tre uomini della scorta. La città di Policoro ha celebrato questa ricorrenza con una manifestazione articolata in due diversi momenti. La mattinata è cominciata con la cerimonia che ha permesso di intitolare il Parco della Legalità, di Via Agrigento, alla memoria del Maresciallo Filippo Salvi, morto mentre lavorava alla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro. I colleghi, successivamente, sono riusciti ad arrestare il pericoloso super latitante, dedicandogli il successo dell’operazione. L’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale della cittadina jonica, ed organizzata in collaborazione con l’ISS Fermi, gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale Sottoufficiali d’Italia, del consiglio regionale della Basilicata e dell’Associazione per Onorare la Memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia. Un’occasione importante per lasciare uno spazio aggregativo in cui insegnare, soprattutto, ai più giovani l’importanza ed il rispetto della legalità, nel ricordo del carabiniere bergamasco che ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere. Altro momento clou della mattinata l’esposizione, all’ ISS “Enrico Fermi” di Policoro, dei lavori realizzati dai tanti studenti impegnati nelle attività di educazione civica sul tema della lotta alla mafia. A seguire un dibattito che ha visto il coinvolgimento di ospiti importanti, le cui conclusioni sono state affidate a Carmine Cicala, presidente del consiglio regionale della Basilicata e del coordinamento sul contrasto della criminalità e sulla promozione della legalità. Numerose le autorità politiche intervenute, insieme ai rappresentanti istituzionali, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni presenti sul territorio nel corso dei due momenti della mattinata. Un parterre molto ricco, con tanti interventi salienti, a cominciare dal primo cittadino di Policoro, Enrico Bianco, il Prefetto di Matera, Sante Copponi, Carmine Cicala, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata e del coordinamento sul contrasto della criminalità e la promozione della legalità. Tanti i punti di riflessione nel corso della mattinata per sottolineare come il contrasto alla mafia sia una lotta senza quartiere e, prima di ogni altra cosa, un dovere di ogni cittadino. Una battaglia di civiltà, per sottrarre spazi importanti alla criminalità organizzata ed infondere giustizia ed impegno sociale, soprattutto, tra le giovani generazioni. La scuola gioca un ruolo decisivo, perché come più volte sottolineato dal magistrato antimafia, Antonino Caponnetto, l’istruzione toglie spazi ed erba sotto i piedi della cultura mafiosa. E proprio in quest’ottica, alla manifestazione hanno preso parte i vari istituti scolastici della cittadina jonica, tra cui l’Istituto comprensivo n. 2 “Giovanni Paolo II”, l’Istituto Comprensivo n.1 “L. Milani” e l’I.I.S. “Enrico Fermi”. Riflettere sul senso di cittadinanza, di giustizia e di rispetto delle regole, acquisendo comportamenti personali, sociali e civili corretti, è sicuramente il primo passo da compiere per combattere un fenomeno, che come amava definire Giovanni Falcone “non è invincibile”.
Antonella Domenica Gatto