Acquafredda di Maratea (Potenza), 6 agosto 2017

ULTIME GIORNATE DI LAVORO AL SEMINARIO QUARENGHI DEL MOVIMENTO PER LA VITA: LE SFIDE DELLA BIOETICA PER IL 2018, LA QUESTIONE DELLA MANIPOLAZIONE DELL’INFORMAZIONE E LA TESTIMONIANZA DELL’ÉQUIPE GIOVANI

Ultime giornate al Seminario ‘Vittoria Quarenghi’ del Movimento per la Vita in corso a Maratea (Potenza).

La quarta giornata di lavori, venerdì 4 agosto, è cominciata con l’intervento del presidente del Movimento per la Vita, Gian Luigi Gigli, con una nota sulle sfide che il mondo prolife italiano sarà chiamato ad affrontare l’anno prossimo. Scenari che al momento sono difficilmente ipotizzabili, perché, come ha affermato il Presidente del Mpv, «Ci sono molti temi in discussione, dalle Dat (le Disposizioni anticipate di trattamento, ndr) alla pillola del giorno dopo, passando per temi non strettamente di natura prolife ma pur sempre con un risvolto bioetico importante, come la questione dell’obbligo vaccinale, che pone interrogativi di enorme portata».

All’intervento di Gigli ha fatto seguito la tavola rotonda dal titolo “La manipolazione dell’informazione”, alla quale hanno preso parte Mario Restaino, direttore dell’Ansa Basilicata, Giuliano Guzzo, sociologo e scrittore, e Andrea Tosini, giornalista del settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio.

Un incontro per far conoscere ai giovani le insidie nascoste nel mondo dell’informazione e per offrire loro gli strumenti per meglio orientarsi tra i contenuti diffusi sul web, un argomento che interessa molto da vicino chi svolge la professione giornalistica: per Restaino, infatti, «La professione giornalistica spesso non svolge adeguatamente i suoi compiti e i giornalisti sono forse tra le categorie professionali che più stanno pagando il prezzo del discredito». Guzzo, nel suo intervento da sociologo, ha invece portato ad esempio tre caratteristiche tipiche della manipolazione nell’informazione: in particolare, si tratta «della creazione del caso e del costante ricorso all’emotività, dell’abuso dei sondaggi e dell’utilizzo di una terminologia volutamente ambigua». Infine, per Tosini, è importante che tutti, soprattutto i più giovani, «siano messi in grado di controllare la veridicità della notizia, la credibilità dell’autore e l’autorevolezza della testata».

Nella giornata di sabato 5 agosto, l’ultima prima delle partenze, i membri dell’Équipe giovani del Mpv hanno raccontato ai quasi duecento ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, le loro esperienze di vita e le motivazioni che li hanno spinti a dedicare una parte importante del loro tempo alla difesa della vita. È stato questo levento conclusivo nel programma del Seminario.