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Nel tranquillo Parco Angela Rocco a Policoro, la statua della Madonna di Medjugorje è diventata protagonista di atti vandalici ricorrenti, suscitando indignazione e interrogativi sulla società e sulla responsabilità genitoriale.
Nell’attesa dell’evento che avrebbe dovuto essere un ringraziamento pubblico al Maestro Vincenzo D’Acunzo, artefice della ricostruzione della statua originale, ecco un altro oltraggio subito dalla statua stessa. La pazienza e la passione con cui il Maestro ha lavorato per restituire dignità all'opera sono state vanificate dalle azioni distruttive di ignoti.
Le autorità stanno attualmente conducendo indagini per identificare i responsabili di tali atti vandalici. Tuttavia, la comunità si interroga su cosa stia realmente accadendo a Policoro e su chi siano i colpevoli di tali gesti. L'incognita più grande sembra essere rappresentata dalla domanda cruciale: sono davvero dei ragazzi?
Il coinvolgimento dei giovani in azioni distruttive suscita preoccupazione e solleva interrogativi sul ruolo dei genitori nell'educazione dei propri figli. Dove sono i genitori di questi giovani? Quali sono le dinamiche familiari che potrebbero contribuire a comportamenti così degradanti?
La situazione evidenzia una possibile disconnessione tra le generazioni e solleva il problema più ampio di cosa non funzioni nella società. L'episodio mette in luce la necessità di un dialogo aperto e costruttivo tra le istituzioni, le famiglie e i giovani per affrontare le cause alla radice di tali comportamenti.
La comunità di Policoro è chiamata a riflettere sulla propria realtà sociale e a partecipare attivamente alla promozione di valori civici e culturali che possano contrastare fenomeni distruttivi e promuovere una convivenza pacifica.
La speranza è che le indagini in corso portino alla luce i responsabili di questi atti vandalici e che la comunità possa trovare vie per prevenire episodi simili in futuro, lavorando insieme per costruire un ambiente più sicuro e rispettoso.