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“Quante volte di fronte ad una chiara situazione di pericolo si assiste a una pressoché totale inerzia nell’intervenire e si sente dire in giro: ‘nessuno farà niente sino a che non ci scapperà il morto’! e purtroppo, poi, accade proprio così… A nessuno interessa e certo non fa scalpore o grande notizia, l’Ugl Matera non si fermerà di denunciare il tutto per il bene della collettività con l’ennesimo rocambolesco incidente stradale sulla strada Statale 106”.

Duro è l’attacco alle Istituzioni del Segretario Provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano per il quale, “sembra che il dramma, se non la tragedia, sia l’unico evento capace di dare l’energia per attuare un’attività di prevenzione. E se molte volte è così, sarebbe allora necessario chiedersi il perché e soprattutto il cosa e il come fare per far cambiare questo comportamento. Sicuro – aggiunge Giordano – è abbondantemente oltre il 10° incidente che avviene su tale arteria, questa mattina sulla strada Statale 106 in territorio di Policoro in provincia di Matera un tir di grosse dimensioni ha sfondato le barriere laterali di protezione ed è precipitato sulla complanare sottostante direzione Taranto. Il mezzo è rimasto in bilico sul muro di contenimento. Fortunatamente nessun ferito grave. Sul posto Polizia stradale, Carabinieri e personale Anas. Un’azienda specializzata ha provveduto al recupero del mezzo e alla messa in sicurezza della strada. A tal proposito, la domanda e risposta dell’Ugl Matera nascono spontanee: cosa sarebbe successo se tale ennesimo incidente fosse avvenuto nei mesi che le attività artigianali esistenti in loco non fossero chiuse per ferie con il via vai di centinaia di dipendenti e clienti che transitano quotidianamente in quella zona? Ma perché non accada di aspettare il morto per prendere dei provvedimenti è necessario che nella mentalità dei più, ossia della politica e dell’ente Gestore, si anticipino le decisioni e mettano in atto le misure e assumere le decisioni giuste nei tempi giusti. Da anni – continua Giordano – si chiede la messa in sicurezza dell’arteria in questione e sono state depositate innumerevoli petizioni popolari a fronte di tale pericolosità. Serve adeguare il tratto con guardrail e pannelli sonori. Ma la domanda del perché tutto ciò accade, ossia il nulla, deve essere posta anche a livello delle istituzioni e dobbiamo chiederci il perché dei ritardi in campo di politiche preventive, ad esempio anche dopo questo ennesimo incidente. Forse perché – conclude Giordano – finché non ci scappa il morto a nessuno interessa nulla?”