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“Le OO.SS. Ugl Tlc, Slc Cgil e Fistel Cisl di Puglia dichiarano pubblicamente la propria contrarietà rispetto all’iniziativa posta in essere dalle aziende aderenti ad ASSOCONTACT (per la Puglia sono Network Contacts, Mediatica e ASSIST Digital), oltre a Covisian, con cui si scarica una parte del rischio di impresa sulle lavoratrici e sui lavoratori. Non possiamo che ritenere aberrante la fuoriuscita dal CCNL delle Telecomunicazioni a far data dal 1 Agosto. Ancora oggi, a distanza di 3 settimane non è dato sapere quale sia il nuovo contratto ipotizzato. Resta evidente la finalità di destabilizzare anche economicamente i lavoratori perseguendo il facile guadagno, tagliando inevitabilmente sui diritti di chi ogni giorno incrementa il fatturato per le aziende. Sarebbe difficile definire diversamente le “idee” avanzate dal Presidente di Assocontact in incontri recenti avuti con gli staff delle sue aziende pugliesi in merito a modelli contrattuali che si vorrebbero adottare reputati più convenienti. Nessuna informativa è stata avviata verso le Organizzazioni Sindacali, che rappresentano allo stato attuale i dipendenti, ci riportano che l’intento sia una rivisitazione della normative della malattia, favorire una estrema flessibilità oraria, una non meglio definita “verifica” della formazione proposta ai lavoratori, una premialità che sottende un controllo spinto individuale della prestazione, ecc. Proposte vecchie, fondate sul taglio del costo del lavoro e dei diritti dei lavoratori, che si prova a far passare come innovative e positive per il settore già povero di suo. Metaforicamente, è come voler “togliere ancora sangue” a chi, ogni giorno, dovrebbe aver diritto ad un lavoro ed una retribuzione dignitosa per sopravvivere. Ed è proprio questa metafora che ci ha suggerito di promuovere una iniziativa collettiva e di elevato contenuto sociale “Insieme per un domani” per venerdì 6 Settembre, nelle città dove risiedono le aziende coinvolte in Puglia (ovvero Bari, Molfetta, Modugno, Bitritto, Taranto e Casarano) per affermare che “il sangue si preferisce donarlo”. Diventa una scelta simbolica di contrasto a questa impostazione scellerata affiancandola ad un atto socialmente utile ed importante verso chi soffre. I lavoratori, infatti, nel rispetto della normativa vigente, si recheranno alle autoemoteche predisposte o nei centri trasfusionali più contigui alla propria residenza, nella data stabilita, donando il sangue e coniugando la legittima richiesta di rispetto della propria dignità da parte datoriale e un atto di grande generosità. Un rispetto verso le lavoratrici e i lavoratori che deve essere dimostrato anche dai grandi committenti, pubblici e privati, che traggono profitto dalla fatica quotidiana di questi lavoratori. Colossi privati come WIND o ENEL o aziende pubbliche come la ASL BARI, grandi Istituti Bancari, dovrebbero schierarsi dalla parte delle operatrici e operatori che, di fatto sono la loro Voce, piuttosto che del facile guadagno delle imprese o della presunta/invocata difficoltà di sopravvivenza, a causa di assegnazioni di appalti sempre meno remunerativi! Noi ci siamo e non ci fermeremo! Ringraziamo, oltre alle Aziende Sanitarie Locali che saranno ovviamente coinvolte, anche la Fratres di Molfetta e l’AVIS provinciale di Lecce per la disponibilità offerta all’organizzazione di tale iniziativa”.