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Ugl Matera. Tema: "Il riconoscimento giuridico e lavorativo delle "malattie femminili" - verso una concreta parità di genere: la vulvodinia".

“Nel territorio materano le potenzialità delle donne nell’agire della vita pubblica e privata si stanno sempre più affermando come una risorsa indispensabile per lo sviluppo economico e del capitale sociale: spesso queste potenzialità vengono, però, mortificate dal nostro mercato del lavoro ch’è uno dei settori in cui le donne fanno ancora fatica ad affermarsi senza rinunciare alle proprie aspirazioni: un’occupazione qualificata, la scelta della professione non condizionata e in contrapposizione con il bisogno legittimo di farsi una famiglia, il desiderio di maternità. Per l’Ugl tutti questi aspetti sono oggetto di analisi, di studi, di riflessioni, ormai da molto tempo e stanno appassionando non solo le donne, studiose e non, ma anche esperti in campo economico e sociale fino a coinvolgere la politica.

E’ quanto ha sostenuto il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera intervenuto, su gradito invito, a margine del Convegno svoltosi a Policoro in provincia di Matera a cura della Fidapa Distretto Sud Est in una sala gremita all’inverosimile di utenti interessati al tema ‘Il riconoscimento giuridico e lavorativo delle malattie femminili’ - verso una concreta parità di genere.

Per il sindacalista, “molto ci stiamo interrogando sulle criticità rilevanti della presenza femminile nel lavoro dipendente, ma scarsa è, ancora, la nostra conoscenza sulla posizione/condizione delle donne nel mondo delle professioni liberali; quello che sappiamo è che sempre di più le donne guardano a questo mondo del lavoro con maggiore attenzione e disponibilità, indirizzandosi verso quelle professioni che, ancora poco tempo fa, erano ritenute tipicamente maschili: è il caso, per esempio, delle ingegnere, delle architette, delle commercialiste e non guardare la donna solo nelle campagne o, a fare la casalinga a 360°. Tanti gli onorevoli interventi – aggiunge Giordano – ma di spessore profondo è stato, a nostro parere, il prendersi la platea della Presidente dalla Fidapa BPW Italy Sezione di Policoro, dott.ssa Antonella Magno, la quale ha dichiarato che, è un onore per la nostra sezione essere designata per l’evento inaugurale e conclusivo di questa importante progettualità sul tema delle malattie invisibili che ha coinvolto tutto il distretto sud  di Abruzzo Basilicata a Puglia e Molise. Prettamente sull’argomento del convegno, per l’Ugl Matera tante sono le donne che vengono colpite da malattie e il riconoscimento giuridico e lavorativo delle malattie femminili mamme che si vedono crollare il mondo sopra e famiglie che si distruggono moralmente, psicologicamente e economicamente devono veramente andare verso una concreta parità di genere Mai come adesso serve un impegno corale e concreto, una collaborazione autentica e coordinata che contribuisca a garantire il benessere di tutti. Apprezziamo come Ugl Matera – prosegue Giordano -, quanto ha messo in campo l’Assessore della Regione Basilicata Salute, Politiche della Persona e PNRR, On Cosimo Latronico il quale, sta incessantemente lavorando per garantire l’accesso ai migliori servizi di prevenzione e cura specialmente per i più deboli, instancabilmente anche oggi nella Giornata Internazionale della Vulvodinia. Ottimo il suo impegno, quello di garantire un accesso sempre più ampio ai programmi di screening oncologici, con un’attenzione particolare alle aree periferiche e meno servite della regione. Attraverso l’utilizzo dei fondi PNRR, Latronico sta’ potenziando le strutture sanitarie e implementando tecnologie avanzate per diagnosi tempestive e trattamenti efficaci, in modo da assicurare a tutte le donne lucane cure di eccellenza e una prevenzione costante. Nel ringraziare la Fidapa, in particolare alla ‘vulcanica e sempre brillante’ Antonella Magno per l’eccezionale riuscito evento, per l’impegno e la dedizione verso un tema così rilevante dove, riteniamo che insieme possiamo fare la differenza. L’Ugl –conclude Giordano - che la ricerca di risorse economiche per la ricerca e la prevenzione su tutto, compresa la Vulvodinia, sono toccasana per puntellare una malattia che si può frenare senza mettere in difficoltà milioni di famiglie e deve essere, una assoluta priorità anche del Governo”.